In occasione del match di ieri sera allo stadio Via del Mare tra Lecce e Napoli, con gli azzurri che hanno trionfato sui padroni di casa per 1-2 ritornando così alla vittoria dopo il clamoroso capitombolo di domenica scorsa al Maradona contro il Milan, si è verificato un paradossale episodio sugli spalti. Contro Aurelio De Laurentiis, contestato duramente già in occasione di Napoli-Milan dagli ultras azzurri per la questione del caro biglietti, si sono scagliati anche gli ultras giallorossi, che tra l’altro nutrono delle ostilità contro la famiglia De Laurentiis a causa del loro “accasamento” a Bari, storici rivali calcisticamente parlando del Lecce. ADL è quindi riuscito ad unire, sotto un’unica bandiera, due tifoserie che storicamente mai si sono amate.
La contestazione ad ADL anche sugli spalti del Meazza
La polemica contro il presidente del Napoli è arrivata persino sugli spalti del Giuseppe Meazza di San Siro, dove in occasione di Milan-Empoli di scena ieri sera i tifosi rossoneri hanno esposto, in Curva Sud, uno striscione, con le lettere A, D e L evidenziate in rosso (ADL per l’appunto), e la seguente frase: “È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio. Gli ultras non si toccano!”.
Insomma, nella sua battaglia contro le violenze ultras nelle curve, ADL sta riuscendo ad unire proprio tutti. E rischia seriamente di diventare il presidente più odiato della Serie A.
