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Gli agenti della Polizia Locale dell’Unità operativa di Secondigliano sono intervenuti, a seguito di segnalazione anonima, in via Giovanni Diacono (zona rione Berlingieri) per verificare la presenza di un cane abbandonato. All’interno di un box chiuso a chiave il personale ha constato la presenza di un cane Pittbull di colore fulvo che risultava essere in stato di abbandono, malnutrito ed in pessime condizioni di salute ed igienico sanitarie sebbene dotato di microchip. Il personale veterinario dell’ASL NA1 intervenuto, dopo una prima valutazione sullo stato di salute del cane, ha prelevato l’animale per trasportarlo presso centro veterinario “Frullone” in via Marco Rocco di Torrepadula. Nello stesso luogo, durante il controllo, gli agenti hanno constatato la presenza di un altro cane di identica razza che risultava sprovvisto di microchip. Anche quest’ultimo veniva prelevato
dal personale veterinario accorso sul posto.
dal personale veterinario accorso sul posto.
I cani affidati alla custodia del personale specializzato, dopo la prima valutazione relativa al loro stato di salute, saranno sottoposti ad ulteriore visita ed accertamenti presso la struttura ospedaliera. Da informazioni assunte sul posto sembrerebbe che i cani, di proprietà di una persona attualmente detenuta presso la casa circondariale, venivano utilizzati per combattimenti clandestini. Inoltre, sul posto il personale addetto ha notato la presenza di un minore di anni quattordici, in possesso delle chiavi del suddetto box
e dell’appartamento dove era ricoverato il secondo cane. Dagli accertamenti effettuati, il minore risulta essere il figlio del proprietario dei cani, e, seppur residente in un altro Comune, unitamente alla sorella e alla madre separata dal coniuge, si reca quotidianamente nei predetti luoghi comunque malsani ed in pessime condizioni igienico sanitarie. Pertanto gli agenti hanno provveduto a segnalare le circostanze relative al minore, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
dei minorenni di Napoli per i provvedimenti da adottare da parte della stessa Giustizia Minorile
e dell’appartamento dove era ricoverato il secondo cane. Dagli accertamenti effettuati, il minore risulta essere il figlio del proprietario dei cani, e, seppur residente in un altro Comune, unitamente alla sorella e alla madre separata dal coniuge, si reca quotidianamente nei predetti luoghi comunque malsani ed in pessime condizioni igienico sanitarie. Pertanto gli agenti hanno provveduto a segnalare le circostanze relative al minore, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
dei minorenni di Napoli per i provvedimenti da adottare da parte della stessa Giustizia Minorile
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