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sabato, Luglio 5, 2025
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Una trattativa con la baronessa per comprare 3 case, l’affare sfumato di Di Caprio

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[nextpage title=”La trattiva con la baronessa”]Nell’inchiesta sul riciclaggio dei soldi della camorra è spuntata anche l’aristocrazia, ma questa vicenda sembra avere i contorni dalla commedia scarpettiana di Miseria e Nobiltà. Massimiliano di Caprio aveva interessi anche nel campo immobiliare poiché avrebbe voluto acquistare diverse case da una baronessa.

Ad affiancarlo nell’affare ci sarebbe stata anche la commercialista Giulia Nappo, infatti, in un’intercettazione del 5 febbraio 2021 Di Caprio avrebbe chiesto alla 62enne di comprare a suo nome gli immobili. Inoltre la sua commercialista si sarebbe offerta per la mediazione e come eventuale intestataria degli immobili riconducibili all’acquirente occulto.

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[nextpage title=””]Il cognato del ras Vincenzo Capozzoli avrebbe chiesto a Nappo: “Dottoressa sono 42 mq. a piano .. e l’ultimo ha anche una terrazza … facciamo così dottoressa… per pulirmi io… lo dobbiamo prendere .. non io.. lo dovete prendere voi .. ed io non compaio proprio“. La 62enne avrebbe risposto con tono rassicurante: “Va bene non vi preoccupate me la vedo io … tranquillo state senza pensieri Massimino abbiamo sempre fatto tanti inciuci … mò… uno più uno meno”.

[nextpage title=”Le aggressioni ai professionisti “]In una conversazione, risalente al marzo 2021, riguardante la compravendita delle case di proprietà della baronessa Di Caprio avrebbe chiesto all’architetto, che seguiva la compravendita, spiegazioni in merito alle difficoltà che non permettevano la definizione della trattativa in corso.

Il professionista avrebbe dato al 49enne motivazioni: alcune persone avevano riferito alla baronessa che Di Caprio fosse un usuraio, senza tralasciare, l’aggressione subita da lui e da Nappo perché considerati gli artefici della vendita degli immobili. Le accuse della Procura di Napoli hanno riguardato, complessivamente, l’acquisto di beni immobili da 412.435 euro versati in contanti con reiterate operazioni sui conti societari e personali.

[nextpage title=”L’ipotesi dell’autoriciclaggio”]

Il titolare della pizzeria Dal Presidente di via Tribunali e sua moglie sono state tra le 5 persone arrestate nel blitz dalla Guardia di Finanza condotto nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ipotizza i reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dall’agevolazione del clan Contini.

Il gip di Napoli Giovanni de Angelis ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 49enne Massimiliano Di Caprio e per la moglie 47enne Deborah Capasso. In carcere è finito anche il 49enne Vincenzo Capozzoli, considerato ras del clan Contini e, secondo gli investigatori, titolare occulto della pizzeria.

Per altri due indagati il gip ha disposto gli arresti domiciliari: si tratta di Giulia Nappo e Guido Albano. Secondo la ricostruzione degli investigatori la titolarità della società La Regina dei Tribunali, gestrice della famosa pizzeria nel centro di Napoli, era stata attribuita fittiziamente alla moglie di Di Caprio attraverso una serie di atti di modifica dell’assetto societario.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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