Le prime reazioni al voto sono giunte al termine di una giornata contrassegnata da code, disagi e scaramucce tra candidati. Come nel resto d’Italia la macchina elettorale ha fatto i conti con la novità del tagliando antifrode determinando code ai seggi, tanto al centro quanto nelle periferie, specie a Napoli. Disagi anche a Pozzuoli dove, a causa di un guasto sulla linea telefonica è stata bloccata la ristampa delle tessere elettorali con gli elettori dirottati a 10 km di distanza per avere il duplicato. Problema in parte risolto con l’istituzione di un servizio navetta. Non sono mancate le accuse di condizionamento del voto con i cinque stelle contro Fratelli d’Italia in due circostanze. A Torre del Greco il parlamentare uscente Luigi Gallo ha accusato il candidato di Fdi Enzo Rivellini di aver fatto votare fuori seggio centinaia di rappresentanti di lista. «Una fesseria – la replica di Rivellini – sono i miei familiari, sette-otto in tutto». A Napoli la consigliera regionale M5S Maria Muscarà ha sporto denuncia alla polizia nei confronti del consigliere comunale partenopeo di Fratelli d’Italia Marco Nonno perché – spiega nella denuncia – «fermava gli elettori intrattenendosi con loro fuori dal seggio facendo propaganda». Nonno ha annunciato una contro querela. Potere al Popolo ha denunciato numerosi episodi di compravendita di voti e l’aggressione a un loro rappresentante di lista. Il portavoce nazionale Viola Carofalo denuncia in particolare la compravendita di voti per 20 euro a Scampia da parte di personaggi collusi con i clan in favore della Lega.
Tra i big al voto il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio: per lui un vero e proprio bagno di folla nella sua Pomigliano d’Arco con cori da stadio e un saluto dal predellino dell’auto che ha ricordato quello di Berlusconi in piazza San Babila. Nascosto tra i simpatizzanti a caccia di selfie anche papà Antonio: «Non sono riuscito a salutarlo», ha detto con una punta di rammarico. Mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha votato nel primo pomeriggio, accompagnato dal figlio Roberto, ex assessore al Bilancio del Comune di Salerno, dimissionario dopo l’inchiesta sui rifiuti che lo vede indagato.
