Un buco di quasi 24 ore, quello che gli inquirenti dovranno colmare per cercare di fare chiarezza sulla morte di Vanessa Bruno. L’influencer 23enne italo-brasiliana, originaria di Alvignano, è stata trovata senza vita in un appartamento di Vicenza il 9 gennaio scorso. Sulla morte della ragazza aperta una indagine da parte della Procura della Repubblica. Che vuole fare chiarezza soprattutto sui tempi.
Il giallo sulla chiamata ai soccorsi
Mentre si aspetta il responso dell’autopsia, previsto per metà febbraio, il medico legale ha stabilito un presunto orario della morte, che va dalle 18 alla tarda serata dell’8 gennaio. La telefonata, però, è arrivata soltanto alle 18 del 9 gennaio. Nessuno, dunque, si sarebbe accorto della morte di Vanessa in 24 ore. Da quello che trapela, l’uomo accusato avrebbe raccontato agli inquirenti che la giovane si sarebbe addormentata sul divano in quella casa, dove era arrivata con un amico.
L’autopsia
Il decesso sembra essere legato ad un arresto cardio-circolatorio. I risultati dell’esame autoptico, però, serviranno a capire se questo sia legato a fattori esterni. Sul corpo della giovane assenti segni di violenza e, inoltre, nessun familiare ha accennato problemi che possano far pensare ad una morta collegata a problemi di salute.
