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sabato, Aprile 20, 2024
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De Luca ottimista: “Entro ottobre in Campania finito l’incubo Covid”

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Dopo la pausa estiva Vincenzo De Luca è tornato a parlare nella consueta diretta del venerdì pomeriggio. Il Presidente della Campania ha dato nuovi aggiornamenti ha fissato gli obiettivi per il prossimo autunno: “Dobbiamo concludere la vicenda covid. Nel periodo luglio-agosto abbiamo retto bene, soprattutto, perché abbiamo fatto l’immunizzazione dei nostri luoghi turistici. A metà settembre vedremo la ricaduta sulla nostra Regione del periodo festivo. Ci sono state anche feste negli stabilimenti balneari e diversi eventi: abbiamo messo nel conto l’aumento dei contagi. Abbiamo retto anche perché abbiamo mantenuto l’obbligo della mascherina anche all’esterno: rinnovo l’invito al controllo delle forze dell’ordine“.

LA PROMESSA DI DE LUCA

Se i nostri concittadini ci danno una mano e si impegnano, tra settembre e ottobre a completare la vaccinazione, noi a fine ottobre usciamo dal calvario covid. Dobbiamo fare un milione e 800mila vaccinazioni per avere l’immunità di gregge. C’è stata una sottovalutazione del problema covid con l’allentamento delle restrizioni. Oggi tutti quelli che muoiono sono persone non vaccinate: riprendiamo in massa la campagna di vaccinazioni. In due mesi possiamo riprenderci la vita”, dice De Luca.

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COVID, LA SITUAZIONE IN ITALIA

Lieve aumento dei nuovi casi (+4,3%) nel periodo 18-24 agosto rispetto alla settimana precedente, con i pazienti ricoverati in area medica che continuano a salire (+16,2%) e anche nelle terapie intensive (+19,1%). In aumento i decessi: 345 negli ultimi 7 giorni, con una media di 49 al giorno rispetto ai 34 della settimana precedente.

In 68 Province, prosegue la Fondazione Gimbe l’incidenza è pari o superiore a 50 casi Covid per 100.000 abitanti: in Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Sono 13 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268). Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180). Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156) (tabella 2).

LIEVE INCREMENTO DEI CASI

“I nuovi casi settimanali – spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – dopo la stabilizzazione della scorsa settimana, fanno registrare un lieve incremento visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri. Pur rimanendo sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti”.

Seppur in maniera meno netta, evidenzia poi la responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili, “continua a salire il numero dei posti letto occupati in ospedale: rispetto alla settimana precedente +16,2% in area medica e +19,1% in terapia intensiva”.

POSTI LETTO OCCUPATI

In termini assoluti, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 4.036 del 24 agosto (+271%) e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 504 del 24 agosto (+234%), anche se il dato nazionale rimane basso: 7% in area medica e 6% in area critica.

Rilevanti tuttavia le differenze a livello regionale: per l’area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (19%) e Calabria (15,2%); per l’area critica sopra la soglia del 10% Sardegna (11%) e Sicilia (11%). Infine “lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva. – rileva il direttore operativo di Gimbe, Marco Mosti – Con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi/giorno rispetto ai 37 della settimana precedente”.

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