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Violenze in Questura, salgono a 26 i poliziotti indagati: minacche con lo spray e scherzavano su Cucchi

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Continuano le indagini sui 26 poliziotti, di cui 5 già agli arresti domiciliari, accusati di violenze e minacce; dopo la testimonianza di Nicolae e le intercettazioni di Migliore, ad aggiungere pezzi a questo triste puzzle sono le immagini dei filmati di videosorveglianza.

Dalle intercettazioni telefoniche di Migliore, il 24enne “capobanda” delle violenze, già si poteva intuire il clima nel quale i poliziotti agivano. Compiaciuti e divertiti i carnefici colpivano i malcapitati per poi vantarsi tra di loro e con gli altri delle loro azioni. Ciò che peggiora la posizione degli agenti infatti è proprio la “freddezza” divertita con la quale agivano.

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Le immagini dalla Questura

A conferma arrivano le immagini delle telecamere di videosorveglianza; le vittime “preferite” pare fossero gli “ultimi della città”:  tossici, migranti, senzatetto. Da quanto riportato da La Repubblica i video mostrano i volti divertiti degli agenti; battute, offese e pare addirittura che gli agenti rievocassero Stefano Cucchi. Completamente immersi nella loro smania di “forza” nei confronti dei più deboli, i poliziotti si sono mostrati del tutto insensibili, non solo nei confronti delle vittime che stavano percuotendo, ma anche nei confronti di uno dei casi più “delicati” della cronaca italiana.

Le azioni dei poliziotti

Uno dei video di sorveglianza mostra in particolare l’episodio della notte tra il 3 e il 4 novembre 2022, quando un 36enne con problemi psichiatrici viene condotto “nell’acquario” “in evidente stato catatonico”. Con lui ci sono 5 agenti, tra i quali Loris Colpini, ora ai domiciliari, e l’assistente capo Michele Tubaldo, anch’egli indagato. Quest’ultimo osserva l’uomo attraverso il plexiglas e scherzando con i colleghi lo paragona al geometra romano morto  durante la custodia cautelare. Solo a mezzanotte, un’ora dopo dal momento in cui l’uomo si era accasciato, nell’acquario entrano dei medici. Dalle carte d’indagine depositate dal gip, inoltre, emerge anche il ruolo di una poliziotta, ma la donna non ha partecipato direttamente ai pestaggi.

“Tagliatelo se ti fa male..”

Secondo i pm però anche la poliziotta sarebbe stata coinvolta. Descrivono infatti la sua come una: “palese adesione e non irrilevante contributo concorsuale alla commissione dell’azione delittuosa, oltreché l’accanimento mostrato nei confronti della persona offesa“. In particolare i pm si riferiscono all’episodio del fermato Amiri Tororo, marocchino, che sarebbe stato minacciato dalla poliziotta con lo spray urticante. “Giuro che ti spruzzo adesso” dice. E ancora: “Dai raga, vi prego, un’altra spruzzata, tagliatelo se ti fa male il cazzo“, “io lo abbandonerei lì e gli darei quattro calci, lo lascerei steso pieno di spray“. E difronte a questa scena, una sua collega “si sta spaccando dalle risate“.

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