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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Beve detersivo al bar, grave giuglianese

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Carinaro: camionista intossicato da brillantante scambiato per acqua



GIUGLIANO – Chiede un bicchiere d’acqua in un bar ed inavvertitamente ingurgita del detersivo per lavastoviglie. Ora lotta contro la morte al II Policlinico di Napoli, intossicato gravemente dal brillantante. Chissà quante volte Alfonso De Simone, autotrasportatore cinquantaduenne, residente a Giugliano, aveva ascoltato dalla radio o dalla televisione di quello che è il più classico degli incidenti da bar, pensando fosse impossibile che potesse toccare a lui.
Invece, come tutte le mattine, anche ieri, Alfonso De Simone si è fermato con il suo automezzo davanti al bar Bellevieu, sulla strada provinciale che collega Carinaro a Teverola, a pochi metri dal municipio di Carinaro.
Una volta dentro il bar, l’autotrasportatore ha ordinato il solito caffè. Sul bancone, stando ad una prima ricostruzione dell’episodio che gli agenti del commissariato di Aversa hanno effettuato in base al racconto dei presenti, c’era un bicchiere. Alfonso De Simone ha pensato che si trattasse dell’acqua che il barman era solito versargli prima di servire il caffè. Invece, subito dopo aver bevuto tutto d’un fiato il contenuto del bicchiere ha iniziato a lamentarsi, ad avvertire dolori lancinanti alla pancia. Non solo: nel giro di pochi minuti l’uomo ha avuto anche un accenno di crisi respiratoria.
Il titolare del locale ha immediatamente capito quanto era successo: l’uomo aveva proprio bevuto il detersivo liquido (quello chiamato «brillantante») per la lavastoviglie del bar che poco prima era stato messo imprudentemente sul bancone per utilizzarlo nell’elettrodomestico già carico di bicchieri, tazzine e cucchiaini.
Così, senza perdere altro tempo, ha soccorso l’autotrasportatore napoletano accompagnandolo insieme con altri avventori presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa.
Qui i sanitari hanno subito constatato le condizioni gravissime in cui versava lo sfortunato camionista e, dopo le prime cure del caso, ne hanno disposto il trasferimento d’urgenza presso l’apposito reparto di gastroenterologia del II Policlinico di Napoli, dove è tutt’ora in osservazione senza che i medici abbiano ancora sciolto la prognosi.
Immediato anche il via alle indagini da parte degli agenti del commissariato di Aversa allertati dal drappello di polizia ubicato presso il «Moscati» di Aversa. Ed è stato proprio presso i locali del drappello ospedaliero che è stata raccolta la testimonianza del titolare del bar «Bellevieu». Quest’ultimo, visibilmente sotto choc, ha raccontato al poliziotto di turno che Alfonso De Simone era un cliente abituale e, probabilmente, poichè il barman era solito servirgli un bicchiere d’acqua prima del caffè, quando ha visto quel bicchiere sul bancone ha creduto fosse per lui bevendone buona parte del contenuto in un solo sorso. Il bar subito dopo ha chiuso i battenti: il titolare è tutt’ora in stato confusionale.
Le indagini continuano nella speranza che, nelle prossime ore, possano migliorare le condizioni fisiche di De Simone così da poter essere ascoltato dagli inquirenti sulla vicenda.




NICOLA ROSSELLI – Il Mattino 6 febbraio 2003

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