“Contro l’esercito di dispersi, non basta l’azione repressiva per quanto encomiabile dei carabinieri. Il fenomeno va analizzato all’origine e combattuto subito con un intervento solerte sull’aspetto sociale del fenomeno”.
Così il consigliere regionale di Italia dei Valori, Giuseppe Pietro Maisto, interviene sugli allarmanti dati riguardanti i primi giorni del nuovo anno scolastico.
L’avvio delle lezioni avrebbe dovuto coinvolgere 970mila studenti in tutta la Campania, ma nel solo capoluogo partenopeo in 50mila non hanno risposto all’appello. “I tagli che hanno riguardato 5000 docenti e le proteste annunciate dai sindacati di categoria, non rappresentano certo lo scenario ideale nel quale dare inizio alle lezioni – prosegue Maisto – ed avranno ricadute pesantissime sia sul piano occupazionale che su quello civile e sociale. C’è una sperequazione di fondo tra l’aumento della domanda formativa, con circa 5mila studenti in tutto il territorio napoletano che avevano presentato domanda di iscrizione, ed i tagli operati dal Ministero.
Per non parlare infine, dei portatori di handicap ai quali non sarà più garantita l’assistenza necessaria per la diminuzione anche dei docenti di sostegno. E mentre la riforma scatena proteste e manifestazioni di piazza, c’è da interrogarsi se l’oggettivo malcontento non abbia qualche corresponsabilità nell’evasione registrata negli ultimi giorni.
La Regione – poi conclude il consigliere – si era impegnata con determinazione per rimediare alla grave scollatura tra studenti e scuola, ma i cambiamenti appena apportati al sistema scolastico, rischiano di vanificare anni di sacrifici e sforzi, a discapito della salute del nostro sistema scolastico, bersaglio nelle passate settimane di gratuite ed ingiustificate discriminazioni, oggetto oggi, di ancor più pesanti conseguenze”.
Comunicato stampa
EVASIONE SCOLASTICA, MAISTO (IDV): CI SI INTERROGHI SULLE RICADUTE DELLE RIFORME
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