“Ho già dato mandato ai miei legali di attivare le procedure per una denuncia per diffamazione e calunnia. Non c’è un solo bigliettino nei miei uffici. Chi getta fango purtroppo non perde occasione per farlo”. Si esprime così il sindaco Antonio Amente dopo le accuse lanciate da alcuni esponenti del Pd, riportate da una lettera di Luisa Bossa al prefetto. A sostenere il sindaco di Melito anche le dichiarazioni di Ernesto Caccavale intervenuto a Melito con Stefania Craxi per l’iniziativa del comune di intitolare una strada a Bettino Craxi.
“Il sindaco di Melito è stato correttissimo – ha detto Caccavale, portavoce del Pdl in Campania, durante la manifestazione -. Sappiamo della candidatura di Mafalda Amente ma non abbiamo trovato né un bigliettino, ne un attivista non solo dentro ma neanche fuori dalla Casa comunale. E dirò di più, il sindaco non ci ha fatto trovare neanche la candidata. Questo gli fa onore perché una cosa e la campagna elettorale una cosa sono le manifestazioni pubbliche ed istituzionali”.
“ho saputo dell’iniziativa meritoria di Amente – dice Stefania Craxi – di devolvere in beneficenza i suoi stipendi. E’ un esempio per recuperare la fiducia nelle istituzioni”.
L’amministrazione comunale ha organizzato una manifestazione per ricordare Bettino Craxi a dieci anni dalla sua scomparsa. Forte la partecipazione di pubblico nella sala consiliare con la presenza di personaggi storici del vecchio socialismo craxiano come Gennaro Mariani che ha anche esposto alcune foto con ricordi personali e una frase storica di Bettino: “mi addolorerà in futuro essere riabilitato da chi ha contribuito ad uccidermi”.
Comunicato stampa


