Purtroppo quanto accade in questi giorni dimostra che siamo ancora in piena emergenza , aggravata da una gestione confusionale e pericolosa, al contrario di quanto sostengono il Governo e Bertolaso.
Le soluzioni adottate aggravano il problema, pregiudicando la possibilità di venirne fuori, allungando i tempi e peggiorando le già gravi condizioni di rischi ambientali e di salute pubblica.
Anche gli impianti di trattamento sono al limite, con forti pericoli per i lavoratori e per la tenuta degli impianti stessi.
I problemi, purtroppo, sono solo cresciuti nel tempo.
Le aree con forte inquinamento attendono ancora una bonifica , con finanziamenti promessi più volte e mai attivati, manca una gestione integrata del ciclo dei rifiuti , che parta da una riduzione delle quantità prodotte e dall’aumento della raccolta differenziata.
Per questi interventi mancano i fondi per i Comuni , ormai al collasso, mentre ci sono per continuare negli sprechi. Occorre evitare che l’emergenza diventi l’occasione per nuovi affari nell’impiantistica , l’ipotesi di un inceneritore a Giugliano,proposta dal Comune e dalla Provincia, è fuori da ogni logica di civiltà e di soluzione dei problemi .
Perciò è necessario: rilanciare la raccolta differenziata , con un’adeguata dotazione di mezzi e infrastrutture;
far partire gli impianti di compostaggio;
risanare e bonificare le aree in cui c’è già un disastro ambientale dichiarato , come l’area del Giuglianese , con avvio immediato e certezza dei tempi e dei finanziamenti;
individuare siti idonei , e non discariche ormai esaurite e da bonificare.
In questa nuova fase dell’emergenza rifiuti è necessario garantire la tutela dei lavoratori addetti al trasporto ed al trattamento , così come il diritto democratico a manifestare pacificamente .
Infine , non è possibile continuare a tartassare i cittadini con ricorrenti aumenti della tarsu, ed è necessario dilazionare nel tempo il pagamento delle bollette , congelando gli aumenti per chi già paga cifre ormai esagerate.
Risolvere l’emergenza significa non mettere i territori della Campania gli uni contro gli altri, come hanno fatto finora il Governo e la Provincia.
Comunicato stampa
Cgil zona Giuglianese


