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La replica del dirigente ASL di Qualiano sul caso delle mini guide sgrammaticate: «Opera di un volontario della protezione civile»

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del dirigente ASL della sede di Qualiano in merito al caso dei fogliettini informativi a supporto degli utenti della struttura sanitaria contenenti errori ortografici, oggetto dell’articolo pubblicato il 15 settembre dal titolo «La “a” con o senza “h”? All’ASL di Qualiano non lo sanno. Mini guide piene di errori ortografici, ma nessuno le controlla?».
Il dottor Vincenzo D’Alterio, dirigente della sede ASL di Qualiano, nella sua missiva inviata via e-mail, spiega cosa c’è dietro i foglietti che noi “giustamente” abbiamo definito “mini guide” (non riuscendo a trovare un termine migliore). Pur comprendendo le ragioni che spingono il dirigente a trovare parole di giustificazione, respingiamo ogni accusa di “superficialità” e di aver affrontato l’argomento al solo scopo di scrivere un “articolo ad effetto”, poiché non avremmo alcun interesse a farlo. Ma anche perché, nel caso dell’articolo in questione, contrariamente a quanto affermato dal dirigente, riteniamo di aver analizzato tutti gli aspetti in modo da dare elementi corretti di valutazione ai nostri lettori. Le mini guide sgrammaticate presenti all’ingresso della struttura, ci sono state segnalate dai nostri lettori, almeno cinque giorni prima dell’articolo e al dirigente, molto probabilmente, non è stato riferito che il sottoscritto, dopo aver verificato quanto segnalato, ha chiesto esplicitamente di parlare con un responsabile della struttura. Ma in quel momento non era possibile poiché non presente in sede, per cui dopo aver chiesto di parlare con qualcuno che al posto del dirigente poteva fornire spiegazioni sul caso e dopo essere stato accompagnato presso la stanza del vice dirigente ed aver verificato anche la sua ulteriore assenza, mi è stato presentato il dott. Niola che, secondo il mio interlocutore, era al momento colui che poteva darmi delle spiegazioni. Il dott. Niola, che si è mostrato gentile e disponibile, solo dopo aver letto in mia presenza le “mini guide”, ne ha riconosciuto la goffaggine e si è preoccupato di rimuoverle dal tavolo dell’ingresso degli uffici dell’ASL dov’erano state posizionate.
Non comprendiamo quindi le ragioni del dirigente che, minimizzando sulla questione delle “mini guide sgrammaticate”, stigmatizza invece il nostro atteggiamento bollandolo come “superficiale e inopportuno” che invece rivendichiamo come “puntuale e preciso”. Inoltre al dirigente rammentiamo che quei fogliettini erano ad uso e consumo degli utenti della struttura che dirige, per cui ogni giustificazione allo scopo di attribuire ad altri le responsabilità del testo contenuto, appare come uno sgradevole tentativo di assolvere le mancanze di chi, al contrario, si sarebbe dovuto preoccupare di controllarli al momento opportuno, evitando di fornire agli utenti di un servizio pubblico, informazioni goffe e sgrammaticate.

Da direttore di questa testata evito di rispondere alle provocazioni circa le aspirazioni mie e del giornale cui mi pregio di dirigere, i risultati raggiunti parlano da soli: InterNapoli.it è un’iniziativa interamente finanziata da privati ed esclusivamente al servizio della società.
Riteniamo oltretutto grave che si cerchino giustificazioni “incolpando” altri, come il volontario della protezione civile in questione (come se tutti i volontari fossero dei poveri sgrammaticati) e di accusare la stampa libera e indipendente come la nostra, di mistificare e di piegare a scopi personali fatti che neanche lontanamente possono risultare incerti, opinabili o arbitrari. Per cui respingiamo al mittente ogni accusa e invitiamo lo scrivente della missiva di seguito pubblicata a rispondere, del proprio operato e di quello dei suoi dipendenti, esclusivamente ai cittadini e utenti della struttura che dirige.

Aniello Di Nardo
direttore InterNapoli.it

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Gentile Direttore,

    con queste poche righe vorrei contribuire alla necessaria completezza di informazione alla quale aspirano i suoi numerosi lettori, i tanti inserzionisti che confidano nell’affidabilità della Sua testata, e da ultimo, si spera, anche Lei, seppur, in verità le modalità con le quali sono stati raccolti gli elementi costitutivi dello scritto a titolo: «La “a” con o senza “h”? All’ASL di Qualiano non lo sanno» determinano qualche dubbio.
Ciò trova sostanziale conferma nello stesso sottotitolo del citato articolo: “Mini guide piene di errori ortografici, ma nessuno le controlla?”, dove spicca un punto interrogativo che avrebbe meritato non un’inchiesta o un’indagine, ma un semplice ed esaustivo colloquio con il sottoscritto, che, dopo una breve ricognizione, perché no, alla sua stessa presenza, Le avrebbe dato un quadro ben diverso da quello che emerge, dandoLe, magari, materia per un articolo di spessore e di servizio che credo rappresenti una giusta Sua aspirazione.
Quello che Lei, con non celato sarcasmo, definisce “miniguida” è in termini pratici un insieme di foglietti sparsi su una scrivania all’ingresso del Distretto, privi di intestazione, di timbro dell’ ASL o del Distretto, o firma del sottoscritto elementi attestanti la autenticità e la paternità degli stessi. Probabilmente Lei non si è mai imbattuto nelle guide proposte ai cittadini utenti da parte dell’URP dell’ASL o comunicazioni ufficiali ai cittadini redatte da me o dai miei collaboratori.
La stesura di tali foglietti volanti è stata realizzata da un operatore della Protezione Civile di Qualiano che, volenterosamente, ha inteso dare un contributo di informazione all’enorme platea di utenti che, quotidianamente, affrontano l’iter burocratico necessario per l’ottenimento del beneficio all’esenzione del pagamento dei ticket sanitari. Non mi sento di biasimare colui che per dare un senso ancor più civico alla già sua apprezzabile opera di volontariato presso il n/s Distretto, con ingenuità, questa mattina (ripeto, oggi 15/09/2011) ha ritenuto di dare il proprio, autonomo, contributo, la cui goffaggine ortografica non sminuisce il valore dell’intenzione e la meritoria opera nel mitigare i disagi delle centinaia di cittadini che in questi mesi affollano la sede di Qualiano.
Veda gentile Direttore il dovere Costituzionale dell’art 21 (dovere non diritto), che Lei ha tempestivamente ottemperato con l’articolo edito, impone nel suo costrutto essenziale di rifuggire da tentazioni di articoli ad effetto, al quale mi permetto di ascrivere il suo.
I Padri Costituenti hanno caricato gli operatori dell’informazione di una grande responsabilità che mai, come in questo frangente, impone di porre la massima attenzione nell’analizzare tutti gli aspetti che compongono una vicenda. I cittadini sono angosciati da una realtà sempre più difficile, priva di uno spiraglio per il futuro, che, inevitabilmente, accende gli animi e focalizza il rancore soprattutto verso le istituzioni.
Lei, in tutta coscienza, ritiene di aver analizzato tutti gli aspetti di questa vicenda in modo da dare elementi corretti di valutazione ai suoi lettori? Si è posto la domanda “cosa c’è dietro quel foglietto?”. Leggendo alcuni commenti all’articolo credo si sarebbe potuto e dovuto far meglio.
Se l’avesse fatto, probabilmente, avrebbe scoperto che quel foglietto, volendo utilizzare un Suo eufemismo, null’altro è che un “refuso nel quale si è inciampati” nelle infinite attività di un Distretto Sanitario, che serve un utenza di circa 70.000 abitanti, stremato per l’angustia di locali obsoleti, dalla cronica carenza di personale (che al di là delle proprie competenze supplisce alle numerose mancanze di figure professionali, sobbarcandosi plus orari (straordinari) non retribuiti, utilizzando al minimo le annuali ferie), dal taglio draconiano di risorse economiche e strutturali.
La ringrazio per l’attenzione e sono a Sua disposizione, sarei ben lieto di raccontarle le vicende umane e professionali del Distretto che mi onoro di Dirigere, potrebbe essere materia interessante per un Suo prossimo articolo. Le auguro buon lavoro e successi editoriali.

Qualiano lì, 15/09/2011

Cordialmente

Dott. Vincenzo D’Alterio
Direttore Sanitario D.S. 39

P.S. Confido nella Sua sensibilità per un eventuale pubblicazione o auspicabile approfondimento

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