Vandali a Qualiano. Panchine smantellate, lampioni presi di mira, strutture pubbliche devastate. I teppisti sono scesi in campo. Sono tornati in azione ed hanno posto il loro inconfondibile marchio di inciviltà. Tanti colpi bassi, piccoli, grandi, incommensurabili. Veri sganascioni all’immagine di civiltà dell’intero paese, se si considerano gli sforzi compiuti dall’Amministrazione locale per dare dignità al territorio. Tutto scorre in silenzio, sottobanco. E’ un silenzio più impressionante di un urlo, di una invettiva.
La piazzola di sosta per gli autobus della Ctp era stata costruita qualche anno fa. In periferia. Il Comune aveva disposto di collocare anche alcune panchine per rendere meno stancante l’attesa dei pullman. Niente di più sbagliato. I vandali hanno sconquassato tutto, le panchine sono state letteralmente smembrate. A salvarsi sono stati solo gli scheletri in ferro dei sedili. Oggi quelle carcasse arrugginite sono ancora lì; sfiduciato il Comune ha pensato bene di non sostituirle. Quanto basta per dare al luogo quel tono di dignitoso squallore, dove spacciatori e bande di baby delinquenti la fanno da padroni. Allarme fantasma? C’ è ma non si sente. Teppisti scatenati anche al campo di tennis in costruzione in località “Cardinale”, una delle periferie più remote della cittadina. Ignoti sono entrati nel campo, forzando i cancelli di ingresso. I segni di scassinatura sono evidenti. Subito hanno rivolto la loro attenzione ai locali dello spogliatoio. Balordi, non c’è sinonimo che regga. Hanno frantumato i muri, rubato gli infissi, scrostato le mattonelle, devastato i pavimenti, rubato le tazze dei water . Anche quelle. La descrizione e le foto non riescono a rendere la realtà dello scempio, bisogna vederlo. Mani armate di follia. Goliardia spinta, anzi perversa. Hanno voluto lasciare tracce indelebili del loro passaggio. Hanno sfogato la loro assurda rabbia con tutti gli oggetti della struttura. “E’ stato un arrembaggio violento, atti di questo genere non sono degni di persone civili – dichiara preoccupato il primo cittadino Michele Schiano di Visconti – sono allarmato dal fenomeno; stiamo promovendo una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per far capire l’importanza del bene pubblico. Per ora è stata sporta denuncia contro ignoti”. “Ci stiamo attivando –conclude – per affidare la struttura a terzi, attraverso un concorso”.
Solo le docce, alcune, sono state risparmiate. Notti “brave” da parte delle bande degli anonimi teppistelli, magari poco più che maggiorenni: a terra anche profilattici. Su una parete domina la scritta cubitale : “Ti amo Tonia”.
Di giorno è tutto come morto. Neanche un custode a guardia della struttura costata oltre 700 milioni di lire. Loro, i teppistelli, sono come i giustizieri del Vecchio West. Arrivano. Colpiscono. Si dileguano nella notte.