PERIFERIA VIOLENTA, CONTINUA L’ESCALATION DELLA MICROCRIMINALITA’

VILLARICCA – Periferia violenta. E’ allarme criminalità a Villaricca. Da un mese la città è caduta nel terrore delle rapine. Un disperato urlo di insofferenza. A lanciarlo sono i commercianti del circondario giuglianese. Una voce che rimbomba da un capo all’altro della città, dai giardinetti del centro alle strade della periferia sfiancate dalla paura. Tanto da far indire un consiglio straordinario ieri sera per discutere dell’emergenza criminalità.
Appena qualche giorno di tregua, poi tutto è ricominciato. Sparatorie, accoltellamenti, rapine, una al giorno, a scandire quell’ordinaria quotidianità che, se non fosse stato per i morti e i feriti dall’inizio dell’anno, sarebbe finita nel conto della vita difficile della cittadina, e che invece ora mette paura.
Una sequenza che lascia senza fiato e che comincia il 24 gennaio scorso. Un ottico, a via Leonardo da Vinci, spara e uccide il rapinatore della figlia. Lunedì scorso a corso Europa un bandito esplode una pistolettata in faccia a un barista che reagisce al colpo. Mercoledì notte l’ultimo assalto a un distributore di via Venezia: in due tentano di saccheggiare l’impianto, il vigilante spara e ferisce uno dei malviventi, Aniello Iovine. Il giovane 21enne è ora piantato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Le sue condizioni sono state definite “stazionarie”, non dovrebbe essere in pericolo di vita. Il complice 27enne, Enzo Porcino, è in stato di fermo.
Ma l’escalation di violenza non trova fine. Altre due rapine in questi giorni. A via Palermo, nel cortile della chiesa di San Pasquale Baylon, uno dei custodi viene ripulito di ogni bene: soldi, cellulare. Fa in tempo a chiudere la sbarra che da al parcheggio della parrocchia e a scappare: nel mirino dei balordi c’è infatti lo scuolabus del vicino liceo ardorino. A via Primavera, l’altra notte, un bandito entra nell’auto di un residente alla guida; riesce ad impadronirsi del comando del veicolo con il proprietario a bordo, di fatto sequestrato. Gli intima di scendere solo alla rotonda di Villaricca.
La lunga spirale di violenza preoccupa in primis il sindaco, Raffale Topo. Nel corso dell’assise, ieri sera, si è discusso di misure straordinarie. A cominciare dal potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio e la richiesta di snellire i tempi burocratici per la nuova caserma dei carabinieri.
Anche la Uilps, nei giorni scorsi, ha lanciato l’allarme “per la tutela della sicurezza nelle zone tra Villaricca e Giugliano” dove “ si e’ registrata una recrudescenza degli episodi criminali”.
Giovani, a volte ragazzini, sono pronti ad aggredire, a sparare, a rischiare la galera per un milione di incasso o per strappare la busta con la pensione ad un anziano. Tossicomani disperati? Non c’è soltanto il bisogno di droga nello spettacolare aumento della criminalità nell’Agro giuglianese. Se rubare il motorino è una cosa facile e da tutti, svaligiare la farmacia o la banca è un passo avanti. Non sono immuni dalla rapina le panetterie, i parrucchieri, i caffè. Addirittura gli uffici dei professionisti (il mese scorso nella vicina Qualiano c’è stato un vero raid armato ai danni di uno studio tecnico). In passato erano bande organizzate, spesso composte da un cervello e da uomini di manovalanza, spesso tossicodipendenti, ad assaltare le agenzie. Ora sono ventenni soli (molti da Secondigliano , spiegano gli inquirenti) completamente sganciati dalla malavita organizzata e dal mondo della droga.Sul piede di guerra i gioieiellieri, i farmacisti, i tabaccai. Qualcuno incomincia davvero ad accarezzare l’idea della pistola vicino alla cassa. Come dare torto? I dati sulla criminalità non sono confortevoli.
E intanto la città archivia un altro caso, cominciando forse a capire che, al di là dei “problemi” con gli extracomunitari colpevoli di tutto, c’è una microcriminalità che non ha invece nessun problema a impugnare l’arma, a sparare. Il “guaio” è che ora la gente comincia a difendersi.