Preg.mo sig. sindaco, nella riunione tenuta presso l’Hotel La Lanterna delle forze di maggioranza, la S.V. comunicava che era necessario procedere all’affidamento del servizio idrico integrato alla società Acquedotti scpa di Orta di Atella in forza di una telefonata fatta al geom. Galdiero Raffaele da parte di funzionari dell’ATO 2, e che entro il 31 dicembre bisognava procedere a tale affidamento per legge altrimenti la gestione sarebbe passata di diritto all’ATO Napoli 2. In merito a questa comunicazione facciamo presente che tale circostanza non è stata suffragata da fatti concreti in quanto il nostro Comune già fa parte dell’ATO Napoli 2 per legge, e tale affidamento non poteva avvenire entro il 31 dicembre 2006 in quanto l’ATO non ha ancora scelto l’Ente Gestore del servizio idrico ed in più tale termine, valido solo per l’ATO, è stato prorogato con decreto legge del ministro Linda Lanzillotta al 31 dicembre 2007.
In quella sede facemmo già presente che tale decisione era deleteria in quanto, a parer nostro, non vi erano né le condizioni politiche né quelle amministrative ed economiche.
La condizione politica: in campagna elettorale la nostra coalizione ha contestato duramente la decisione di privatizzare l’acqua ed è uscita di fronte all’opinione pubblica con lo slogan: “Giù le mani dall’acqua”. Con tale slogan abbiamo affisso manifesti e volantini e ci siamo impegnati pubblicamente con un ulteriore slogan: “Si Cambia”. La decisione di acquistare le quote della società de quo fu presa in un infuocato consiglio comunale dove gli strali dell’opposizione si scagliarono contro l’allora amministrazione da noi bollata come deleteria e scellerata. Quindi non vi può essere alcuna responsabilità patrimoniale capace di far cambiare idea rispetto all’impegno preso con i cittadini e gli elettori, i quali anche in base a questi slogan hanno premiato la nostra coalizione con la vittoria.
Per ciò che riguarda la responsabilità patrimoniale noi riteniamo di essere poco perseguibili, in quanto, la stessa commissaria prefettizia non aveva dato seguito al pre-accordo stilato nel 2003 redigendo ella stessa un progetto di produttività per la lettura e successiva bollettazione degli anni che vanno dal 2002 al 2005. Tali bollette stanno per essere consegnate nelle mani dei cittadini e quindi tale impegno con la Acquedotti scpa vale a decorrere dal 2007.
Composizione della società Acquedotti scpa: L’acquedotti scpa, con nostra somma sorpresa, è composta dal 42% dal Comune di Orta di Atella, dal 2% dal Comune di Qualiano, dal 3%dal Comune di Melito, dal 4% dal comune di Acerra, dal 5% dalla società Ediltecnica srl e dal 44% dalla Otto Gas srl. Un tale frazionamento potrebbe essere pregiudizievole per la nostra cittadina in quanto la Otto Gas srl è a sua volta formata da Metanambiente spa per il 98% e da Nasta Francesco per il 2%, la Metanambiente a sua volta è stata fusa nella Fiduciaria spa o Sirefid spa e nella Intech programma srl, la Ediltecnica srl con sede legale a Quarto è formata dal 50% dal signor Filippo Salatiello e dal 50% dal signor Frangipani Antonio, ci fermiamo qui perchè questo sistema delle scatole cinesi ci fa nutrire qualche dubbio sull’affidamento.
Sembrerebbe molto più facile affidare il servizio alla nostra Multiservizi o creare una azienda speciale visto che al momento della scelta dell’ente gestore quest’ultimo provvederà alla rescissione ed alla rinegoziazione di tutti i contratti con pagamento degli stessi ed assunzione del personale già in essere (fonte Assessore Regionale Luigi Nocera). Quindi, se l’Ato incorporasse il ramo d’azienda della nostra Multiservizi o la costituenda azienda speciale ci sarebbe il vantaggio di stabilizzare parte degli Lsu e di altra eventuale manodopera.
Ad aggiungere ulteriori dubbi ci preme sottolineare anche l’impatto dell’ulteriore impoverimento della liquidità comunale che serve per pagare tutti gli altri impegni fino alla stabilizzazione dei flussi di entrate ed uscita monetari.
Inoltre l’unico ed ultimo bilancio consegnato presso la Camera di Commercio di Caserta da parte dell’Acquedotto scpa risulta quello al 31.12.2001.
Ultima riflessione sulla manutenzione: oggi i costi vengono scaricati sul bilancio comunale e quindi compensati da entrate della spesa corrente, dall’ICI, dagli oneri di urbanizzazione etc., visto che questa società ha come scopo il profitto, i costi della manutenzione verranno scaricati sul costo dell’acqua e quindi a carico degli stessi cittadini.
Situazione economica e patrimoniale: nell’ultimo bilancio consuntivo approvato i residui attivi, relativi ai canoni acqua, ammontavano ad euro 500.000,00 all’anno; dalla bollettazione è emerso che la cifra da incassare è pari ad euro 3.500,000,00 circa e bisognerà aspettare il 31.01.2008 per valutare quale percentuale di cittadini ha provveduto al pagamento o meno. Facendo un rapido calcolo bisogna rilevare che i conti del bilancio vanno a sistemarsi mentre rimangono forti dubbi sull’organizzazione dell’ufficio acquedotto.
Situazione politica: rileviamo nostro malgrado che prendere una decisione di affidamento trentennale del servizio idrico integrato non possa avvenire tramite una semplice comunicazione data in una riunione delle forze politiche.
Rimangono forti perplessità nel momento in cui quattro forze politiche su sei ritengono di soprassedere a tale decisione e la perplessità diventa sconcerto nel momento in cui si apprende di una decisione di tale portata solo dopo che una determina di un dirigente incaricato solo il quattro dicembre scorso sia pubblicata all’albo pretorio.
Per questi motivi la nostra forza politica ritiene doveroso: chiedere di non dare esecuzione alla determina n° 41 del 28 dicembre 2006, in subordine il ritiro in autotutela della stessa e l’immediata convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno: affidamento servizio idrico integrato, vendita delle azioni”.
Diversamente il nostro partito, nostro malgrado, prenderà le opportune decisioni, non trascurando quella di abbandonare la maggioranza consiliare eletta con un programma amministrativo che non prevedeva la privatizzazione dell’acqua e che aveva come slogan elettorali: “Si cambia” e “Giù le mani dall’acqua”. Il nostro programma prevedeva anche un forte momento di rottura tra la vecchia e la nuova amministrazione.
Nel caso in cui Ella vorrà continuare nella sua scelta auguriamo buon viaggio e proficua amministrazione. In questa decisione mettiamo in conto anche che nell’errore potremmo essere noi. A quel punto tutte le responsabilità politiche ed amministrative cadranno sulle nostre spalle.
Distinti saluti
Il Segretario
Vincenzo Camerlingo
Il gruppo consiliare
Antonio Castaldo
Michele Vallefuoco
Assessore
Raffaele De Leonardis
