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mercoledì, Giugno 26, 2024
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MARANO: FESTA DELL’EUROPA TURBATA DAL FURTO DELLA STATUA DI PAPA GIOVANNI XXIII

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«Doveva essere una giornata di festa e di celebrazioni solenni ricordando il senso di unità dell’Europa, a cinquant’anni dalla firma del Trattato di Roma, ma sono rimasto profondamente turbato dal gesto compiuto da qualche imbecille nel corso della notte. E’ per questo che ancora una volta intendo ringraziarla, signor Prefetto, perché ancora una volta lei ha voluto testimoniare la vicinanza alla nostra comunità e ciò ci conforta per l’attenzione che le istituzioni rivolgono al nostro territorio che, come vede, ha ancora forte bisogno della presenza dello Stato in tutte le sue connotazioni a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza». Così il sindaco Salvatore Perrotta ha aperto ieri i lavori della celebrazione della Festa dell’Europa, nell’auditorium della scuola Socrate, alla presenza di una folta platea di studenti e docenti, oltre che di rappresentanti dell’amministrazione comunale e del Consiglio Comunale, autorità civili e militari. Ospite d’onore, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa. Il riferimento del sindaco all’atto di vandalismo è relativo al trafugamento, compiuto nel corso della notte scorsa, della statua raffigurante Papa Giovanni XXIII in piazza della Pace. Un busto (peraltro in lega comune, laccato color bronzo) il cui valore simbolico è di gran lunga superiore al valore commerciale e che, proprio per questo, desta preoccupazione per la gratuità del gesto, sul quale tuttavia indagano a 360 gradi i carabinieri della locale Tenenza, agli ordini del tenente Emanuele Meleleo. Il prefetto Pansa ha avuto parole di solidarietà e di incoraggiamento: «Sindaco, lei non deve turbarsi per questi quattro cretini, ma deve rincuorarsi per l’esercito di “maglie gialle” che vedo stamattina qui con noi (il riferimento era agli alunni delle scuole presenti in platea che indossavano maglie gialle) la nostra certezza sono loro, il futuro sarà sicuramente migliore perché sono questi giovani che sapranno completare l’opera di riscatto sociale di queste terre». La cerimonia, presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Gala, si era aperta con il saluto del parroco di Marano, don Giovanni Liccardo, che ha voluto ricordare le radici cristiane dell’Europa e l’importanza dei valori della speranza sui quali si basa qualsiasi progetto di crescita sociale. Parole che avevano ispirato anche l’intervento del consigliere Antonio Menna, in rappresentanza del civico consesso, che ha sottolineato la difficoltà di dare voce a quanti vivono le difficoltà sociali di questi territori e che tuttavia, attraverso l’impegno dei ragazzi, della scuola e delle famiglie suscitano fiducia nella costruzione di una società migliore. Anche il consigliere provinciale Biagio Iacolare si è soffermato sulla necessità di rinsaldare i valori sani della convivenza civile ed il senso di unità, poiché non ci potrà essere un’Europa veramente unita se non ci saranno Stati uniti, popoli uniti, città unite. Ma protagonisi sono stati anche tanti alunni delle varie scuole rappresentate nell’auditorium, sotto la supervisione del professor Michele Izzo, vicepreside della Socrate: oltre al coro che ha intonato l’inno europeo, l’Inno alla Gioia della nona sinfonia di Beethoven, si sono prodotti in un incalzante fuoco-di-fila di domande sul senso dell’Europa Unita e sull’importanza dei valori della pacifica convivenza fra popoli di razze e culture diverse. Il prefetto Pansa ha mostrato di apprezzare molto la partecipazione dei ragazzi ed ha ribadito: «Sono io che ringrazio voi per avermi invitato qui perché il lavoro che state svolgendo a Marano è significativo dell’impegno sociale e della voglia di riscatto dai mali della società».

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