Pubblichiamo la replica dell’Avv. Salvatore Guzzo all’articolo :«Terremoto nella protezione civile: è caos tra i vari gruppi» del 10 maggio 2007.
Egr. Direttore, Le scrivo in merito a quanto pubblicato dalla sua testata giornalistica internapoli.it nell’articolo del 10.5.2007 intitolato “Mugnano, terremoto nella protezione civile: è caos tra i vari gruppi”.
Con mia grande sorpresa ho scoperto d’essere il coordinatore di un corpo di protezione civile (l’ANPANA) che opera nel territorio di Mugnano di Napoli con metodi a dir poco “delinquenziali”, che espropria strutture pubbliche, ottiene concessioni a scapito di gruppi che par di capire siano ben più meritevoli e che oltretutto per un fatto curioso non si è mai riunita in Aula Consiliare (come avrebbe dovuto) ma “si è direttamente stabilita presso la sede di Via Napoli, sede occupata dal gruppo dei Vigili del Fuoco in congedo“.
Tutto ciò secondo l’autorevole sentenza di tale sig.ra/sig.na Rita Parisi.
Preliminarmente devo evidenziarLe che pur svolgendo la mia attività d’avvocato ormai da diversi anni, mai mi era capitato di imbattermi in un tale evidente dispregio delle più elementari regole del rispetto della vita sociale altrui quale conseguenza diretta di un uso così spregiudicato e disinvolto di un presunto diritto di cronaca.
Come Lei certamente ben saprà, primario compito di un giornalista, o sedicente tale, è di accertare la verità delle proprie asserzioni e verificare che non difettino del requisito della continenza e, cioè, che esse non consistano in insulti, espressioni gratuite e non necessarie, volgari, umilianti, dileggianti o, comunque, diffamatorie.
Nel caso di specie mi limito a rilevare quanto segue:
- l’avv. Salvatore Guzzo non è in alcun modo il coordinatore dell’associazione ANPANA (carica frutto di pura invenzione da parte della sig.ra/sig.na Rita Parisi) ma ne è unicamente il referente per i rapporti con il comune di Mugnano di Napoli, mentre il comandante di distaccamento, ovvero il responsabile della sezione mugnanese, è l’ispettore Biagio Chianese;
- L’associazione ANPANA non è in alcun modo, come affermato nell’articolo, un corpo di protezione civile ma collabora con essa ove possibile, operando le due realtà in medesimi contesti ma con specificità ben diverse;
- Il “fatto curioso” del mancato utilizzo dell’aula consiliare è anch’esso, come la carica di coordinatore, unicamente frutto della fervida immaginazione dell’autrice, come con tutta evidenza dimostrato dalle personalità intervenute agli incontri (di cui vi è ampia documentazione fotografica), tra cui vanno annoverati il consigliere provinciale di Napoli, dott. Mario Mauriello e l’assessore alla protezione civile di Mugnano di Napoli, dott. Vito Torre;
- l’ esproprio operato dall’ANPANA ai danni dei Vigili del Fuoco in congedo fotografa adeguatamente una situazione grottesca scaduta nel ridicolo in quanto:
- L’associazione ANPANA è stata costretta suo malgrado da qualche settimana a svolgere il proprio corso di formazione per guardie ecozoofile (patrocinato dal Comune di Mugnano di Napoli e dalla Provincia di Napoli) presso il locali comunali siti in Mugnano di Napoli alla Via Napoli 184, a ciò espressamente autorizzata dall’Amministrazione comunale;
- L’associazione ANPANA in alcun modo ha occupato la sede di Via Napoli 184, utilizzandone una sola stanza e non interferendo con l’esercizio di diritti pretesi ( e non giustificati) da altri soggetti;
- La serratura della porta di ingresso non è mai stata cambiata da alcun operatore ANPANA, ma a seguito di forzatura ed irruzione ad opera dei soliti ignoti nella stanza regolarmente assegnata all’ANPANA, si è provveduto unicamente al cambio della serratura di quest’ultima, e le relative chiavi sono state prontamente consegnate all’amministrazione comunale nella persona del dott. Vito Torre;
- Ad oggi i Vigili del Fuoco in congedo hanno ed utilizzano quale loro sede i locali di Via Napoli 184, per cui nessuno è stato cacciato ad opera dell’ANAPNA da alcun immobile. Se poi apporre la propria targa ad una stanza ed indicare un indirizzo di riferimento per un proprio corso di formazione equivalga ad espropriare un intero immobile è una valutazione che si lascia a chi abbia delle minime facoltà intellettive.
E’ appena il caso di rilevare che le palesi falsità sottese dall’articolo contestato sono evidentemente il frutto della strumentalizzazione senza scrupoli della inesperta voglia sensanzionalistica della sua autrice da parte di chi tende a considerare la res publica come affar proprio ed a gestirla come tale.
Qualora invece si volesse davvero affrontare con decisione e serietà il problema del volontariato nelle realtà locali, mi permetto di segnalarLe il vero punto nodale della questione, ovvero il controllo dei rapporti tra Enti Locali territoriali ed associazioni di volontariato, con particolare attenzione alla gestione economica di quest’ultime negli ultimi dieci anni.
Credo che gli sviluppi sarebbero interessanti.
E’ in atto il tentativo dell’associazione ANPANA di formare al meglio i propri operatori volontari per una collaborazione con le amministrazioni locali che sia di concreto ausilio nello svolgimento di servizi di pubblica utilità. Spero che il contesto socio ambientale non vanifichi gli sforzi profusi.
Resto in attesa di un Suo immediato chiarimento in merito, con avvertenza che in mancanza mi vedrò costretto a tutelare la mia professionalità e reputazione nelle sedi giudiziarie più opportune, ferma restando ogni altra valutazione da parte degli organismi dell’ANPANA.
Distinti saluti.
Avv. Salvatore Guzzo
La redazione di InterNapoli.it si scusa con l’Avv. Salvatore Guzzo e con l’associazione ANPANA per le inesattezze che per mero errore sono state riportate nel precedente articolo.