venerdì, Agosto 15, 2025
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Non decolla il patto anti discariche

Non decolla il patto anti-discariche siglato tra i sindaci di alcuni Comuni del Casertano e il commissario per l’emergenza rifiuti. A denunciarlo è Salvatore Dell’Aversana, presidente del comitato civico “Parete Aria Pulita”, il quale chiede che il protocollo d’intesa diventi al più presto un’ordinanza “in modo – afferma – che possa avere efficacia anche quando la struttura commissariale non ci sarà più“. Il patto prevedeva la convocazione di un tavolo di confronto con il consorzio Napoli 1, che gestisce alcune discariche chiuse di Giugliano, per fare il punto sulla dismissione e la messa in sicurezza dei siti di stoccaggio.



di Virgilio Giri





GIUGLIANO – Dopo aver segnato un importante risultato con la stipula, agli inizi di dicembre, di un’intesa che segnava la chiusura delle discariche nel giuglianese, le associazioni ambientaliste tornano a far sentire la propria voce.
A Salvatore Dell’Aversana, presidente del comitato civico “Parete Aria Pulita” tocca il compito di illustrare i motivi che hanno portato, comuni ed associazioni, a chiedere un incontro urgente con il sub commissario per l’emergenza rifiuti Massimo Paolucci.
“Come prima cosa — spiega Dell’Aversana — riteniamo che il protocollo d’intesa tra i comuni e le associazioni sulla questione discariche diventi al più presto un’ordinanza, in modo che possa avere un valore diverso, oltre ad avere efficacia anche quando la struttura commissariale non ci sarà più. Ma è necessario questo incontro anche per richiamare l’attenzione su alcuni impegni, contenuti nel protocollo, che non sono ancora stati rispettati”.
Il patto tra il commissario per l’emergenza rifiuti, i sindaci dei Comuni dell’agro aversano Parete, Lusciano, Trentola Ducenta, le associazioni “Parete Aria Pulita”, Giugliano per la Vita e Comitato Ponte Riccio, prevedeva, nell’immediato, la convocazione di un tavolo di confronto con il consorzio Napoli 1, che gestisce alcuni discariche chiuse di Giugliano, per capire a che punto è la dismissione e la messa in sicurezza dei siti.
“Questo incontro non c’è stato — lamenta ancora Dell’Aversana -. Vogliamo credere che la riunione non si è tenuta per motivi contingenti, legati alle festività. Ma il dato certo è che questo impegno, previsto dal protocollo, non è stato rispettato. Così come non è stato ancora costituito il comitato di vigilanza”.
L’accordo siglato un mese fa avrebbe dovuto segnare la fine di una stagione, durata decenni, durante la quale le popolazioni di un’area compresa tra le località Ponte Riccio, Tre Ponti via S. Maria a Cubito, via S. Francesco a Patria, hanno dovuto subire gli effetti negativi delle discariche, dove veniva sversato di tutto.
Il rischio adesso, secondo il presidente dell’associazione ambientalista. è che gli impegni previsti nel protocollo (che comporta oltre alla chiusura degli impianti esistenti, il monitoraggio dell’ambiente, e la bonifica del territorio) restino lettera morta.





IL DENARO 9 GENNAIO 2003 –




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