Agguato di camorra ad Acerra, spara alla testa del cugino per i soldi della droga. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Enrico Terracciano.
Il 19enne acerrano è gravemente indiziato di tentato omicidio volontario e porto e detenzione illegale di arma da fuoco, entrambi reati aggravati dalle modalità mafiose. L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e diretta dalla D.D.A. partenopea, è stata avviata a seguito del tentato omicidio avvenuto in Acerra il 15 marzo scorso, in danno di un 23enne, cugino dell’arrestato. L’indagine ha svelato il movente del feroce agguato.
Dunque a carico di Enrico Terraciano sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla materiale esecuzione del tentato omicidio. Dalle indagini emerge che il movente del delitto sia probabilmente individuabile nel credito di una somma di danaro che l’autore del delitto avrebbe avuto nei confronti della vittima, soldi che sarebbe stati destinati per un affare illecito.
IL FERIMENTO DEL CUGINO
L’arrestato, Enrico Terracciano, é nato ad Acerra il 21 febbraio 2003. Il ferito e cugino dell’arrestato è Antonio Terracciano, nato a Maddaloni il 15 febbraio del 1999, anche lui residente ad Acerra. L’affare illecito si inquadrerebbe nell’ambito dello spaccio di droga.
Antonio Terraciano era sopravvissuto all’agguato poiché venne accompagnato nell’ospedale Cardarelli di Napoli dove i sanitari gli estrassero un’ogiva dalla nuca. I due cugini sono legati al gruppo camorristico Tedesco-Terracciano che opera ad Acerra. Il Pm della DDA è il dott. Visone