Avevano una lista con tutti i nomi delle vittime delle estorsioni. I tentacoli del clan Angelino a Caivano erano dappertutto. A capo c’era Antonio Angelino detto “Tibiuccio”, il quale aveva ol ruolo di promotore, organizzatore e dirigente dell’associazione criminale. In particolare nel “settore” delle estorsiono Angelino compose “una lista delle vittime, delle somme da pagare, dei luoghi dove avvicinare le vittime, indicando gli affiliati che dovranno, di volta in volta, recarsi da una vittima piuttosto che da un’altra; distribuendo ruoli , compiti e stipendio agli affiliati, nonché quali mandanti e/o materiali esecutori dei delitti dettagliatamente indicati ai capi che seguono, esercitando un notorio potere di intimidazione su tutto il territorio di Caivano”.
“Tibiuccio” si avvaleva di diversi uomini a cui dava direttive ben precise, tra cui Raffaele Bervicato, il quale secondo i magistrati si occupava di accompagnare le persone che
Angelino decideva di incontrare alle riunioni dallo stesso convocate, in modo da evitare i
controlli dei carabinieri. In alcune occasioni Bervicato Raffaele si occupava anche dei trasferimenti di Angelino, prelevandolo in modo “sicuro” adottando le cautele necessarie al suo trasferimento, in modo da evitare di essere pedinato dai carabinieri.
Raffaele e Antonio Cristiano, invece si occupavano degli aspetti pratici e logistici,
procurando ad Angelino un’abitazione dove nascondersi, situata a Castel Volturno.
La misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di
1.ANGELINO Antonio
2.BERVICATO Gianfranco
3.BERVICATO Raffaele
4.CAIAZZO Giuseppe
5.CIPOLLETTI Giovanni
6.CRISTIANO Antonio
7. CRISTIANO Raffaele
8.D’ANDREA Antonio
9.GIUSTINIANI Antonio
10.SORVILLO Ferdinando
11. LIONELLI Raffaele
12.GRIMALDI CAPITELLO
13. BERVICATO Ferdinando
La misura della custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di
14 RECCIA Assunta
