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venerdì, Aprile 19, 2024
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Alessandra Langella, la fidanzata trans di Salvatore Conte in Gomorra cambia sesso

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Dopo il grande successo di Gomorra, in cui vestiva i panni di Nina, la fidanzata trans di Salvatore Conte, Alessandra Langella ha cambiato sesso esaudendo così il suo più grande sogno. A raccontarlo è stata proprio lei in un’intervista rilasciata al Corriere. La 25enne, spiega, è volata a Bangkok per il delicato intervento. “Ho tolto un peso”, dichiara felice, “Un dolore atroce che vivevo ogni santo giorno. Ho sofferto e sto ancora molto male, sono dimagrita oltre dieci chili. Sono stanca, debilitata. Ma tornassi indietro lo rifarei mille volte. Non certo per ostentare una femminilità genetica ma a completamento di un percorso che ho iniziato all’età di 16 anni”.

Alessandra Langella, la fidanzata trans di Salvatore Conte in Gomorra cambia sesso

Alessandra Langella, che nella vita lavora come parrucchiera, è stata operata da Kamol Pansritum, vero e proprio guru della chirurgia transgender. “Ero terrorizzata, più si avvicinava l’ora dell’intervento e più ero convinta di morire. Il dolore per mia sorella è ancora molto vivo, non volevo dare un altro grande dispiacere a mia madre. Non ho mai pensato però di tirarmi indietro. E sono qui, finalmente a raccontare la mia rinascita”, racconta Alessandra Langella nell’intervista.

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Forte l’emozione dopo l’intervento: “Mi sono guardata allo specchio ma la zona pubica è ancora molto gonfia. Non immagina però la gioia che ho provato quando ho visto che ‘lui’ era scomparso. Ho provato i costumi, ed è stato come se mi fossi liberata da un grande peso. Una croce. Per me l’estate era una tragedia, non andavo al mare da otto anni”.

Nel corso della lunga chiacchierata, Alessandra Langella ricorda il suo percorso verso l’accettazione e il sostegno ricevuto dalla sua famiglia:

“All’età di 10 anni già sentivo che il mio corpo non mi apparteneva. Giocavo con le bambole e provavo i vestiti di mia sorella. Poi a 14 anni ne ho preso veramente coscienza e ho affrontato la mia famiglia, che all’inizio fingeva di non capire. A mamma Donatella devo tutto. Prima dell’intervento vivevo un dolore atroce ogni santo giorno. Ho sofferto e sto ancora molto male, sono dimagrita oltre dieci chili. Sono stanca, debilitata. Ma tornassi indietro lo rifarei mille volte. Non certo per ostentare una femminilità genetica ma a completamento di un percorso che ho iniziato all’età di 16 anni”.

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