C’è un nuovo collaboratore di giustizia inserito nell’indagine che ha colpito il clan Amato Pagano. Si tratta dell’ex narcos Enrico D’Ambrosio che si occupava di rifornire diversi clan e da ultimo, dopo la sua scarcerazione, era stato raccomandato dalla cosca ‘ndranghetista dei Molè al clan di Melito con il quale ha collaborato, sia pure non in via esclusiva, dal settembre 2021 alla primavera del 2023. Inoltre il nuovo grande accusatore dei melitesi ha detto di essersi avvicinato al clan Amato Pagano come intermediario ed esperto nella compravendita di droga.
In un interrogatorio d’inizio 2024, D’Ambrosio ha affermato di aver conosciuto esponenti del gruppo di narcos di Marano mentre era a Melito con Antonio Pompilio, detto ‘o cafone. I trafficanti di Napoli nord sono definiti il gruppo Dubai, avendo come fornitori esclusivi Raffaele Imperiale e Bruno Carbone. Lelluccio Ferrarelle aveva creato un rapporto stabile con gli scissionisti e, quindi in caso di problemi, i suoi clienti si sarebbero potuti rivolgere direttamente a Pompilio. La famiglia Molè, alleata agli Amato-Pagano secondo la Procura di Napoli, aveva inviato, nel settembre 2021, D’Ambrosio da ‘o Cafone.
La rotta degli Scissionisti in Spagna
D’Ambrosio ha raccontato dei canali di approvvigionamento di Pompilio a Malaga dove personalmente si recò a trattare una partita di cocaina boliviana da 45 kg con un arabo legato al Cafone. Il compito dell’inviato consisteva nel recarsi in Spagna a controllare la qualità della merce, secondo gli accordi presi da Pompilio con il fornitore.
Quindi se la qualità fosse stata buona, ‘o Cafone ritornava in Spagna e collocava il GPS nel carico, occupandosi personalmente del trasporto che avveniva sempre su gomma. Lo scorso luglio D’Ambrosio ha ammesso di aver avuto rapporti con la mala melitese dal settembre 2021 sino a marzo 2023: “Per conto del gruppo Amato Pagano, sono stato in Spagna, almeno 4 volte“.
“Fratmo sei il numero 1!”, i complimenti al corriere per il viaggio di droga da Melito alla Calabria