Potrebbe esserci una nuova svolta nel caso della scomparsa di Angela Celentano, la bambina scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, Fabio Colucci, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura e ha disposto nuovi accertamenti nell’ambito della cosiddetta “pista turca”.
Tra gli approfondimenti ordinati dal gip figurano anche l’esame del DNA e l’audizione di presunti testimoni in Turchia. In particolare, verrà ascoltato un avvocato locale che potrebbe fornire elementi utili all’identificazione di una giovane donna ritratta in una foto estrapolata da un video, materiale che era stato consegnato dalla blogger Maria Cristina Trentinella. Secondo i carabinieri del Ros, la ragazza mostrerebbe una forte somiglianza con la ricostruzione del volto di Angela realizzata negli anni successivi alla scomparsa.
La nuova attività investigativa riaccende la speranza della famiglia Celentano, che da quasi trent’anni non ha mai smesso di cercare la verità. Due anni fa, durante una puntata della trasmissione “Chi l’ha visto?”, i genitori avevano ricordato il particolare segno distintivo della figlia – una “voglia di caffè sul lato destro del dorso” – ipotizzando che la piccola possa essere stata coinvolta in un caso di adozione illegale internazionale.
La decisione del gip arriva in controtendenza rispetto alla posizione della Procura, che aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo ritenendo le prove raccolte finora insufficienti, e giudicando non rilevante la corrispondenza tra i tratti somatici della giovane turca e quelli della bambina scomparsa.
Le nuove indagini, tuttavia, offrono un nuovo spiraglio e rilanciano l’attenzione mediatica e investigativa su un caso che da anni commuove e mobilita l’opinione pubblica italiana.
