Negli ultimi 2 mesi, nell’ambito di un’intensificazione dei controlli volti al contrasto del fenomeno abusivo e irregolare del servizio taxi, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Guardia di finanza di Napoli hanno contestato sanzioni fino a un massimo complessivo di circa 73.000 euro nei confronti di 15 esercenti, di cui 6 risultati abusivi, ai quali è stato sequestrato il veicolo. Altri 2 mezzi sono stati sottoposti a fermo amministrativo.
In particolare, i finanzieri del I Gruppo, del II Gruppo e del Gruppo Pronto Impiego hanno eseguito i controlli nei pressi della stazione ferroviaria, della stazione marittima e dell’aeroporto di Capodichino. I trasgressori offrivano alla clientela, anche straniera, corse verso il centro città o le località più a vocazione turistica, quali Sorrento e la costiera amalfitana.
Prezzi folli per le corse
Le infrazioni commesse variano dalla mancanza della prevista revisione periodica del veicolo impiegato, fino al posizionamento in zone al di fuori della circoscrizione assegnata, per prelevare clienti. Sono stati verbalizzati anche i conducenti che, al fine di ottenere maggiori guadagni, non consentivano agli ignari fruitori di conoscere preventivamente i costi del servizio di trasporto, talvolta applicando tariffe sproporzionate rispetto a quelle in vigore sul territorio. In questo caso, per mancata esposizione del tariffario, l’ammontare della sanzione prevista è pari a un minimo di 86 a un massimo di 338 euro, oltre alla sospensione della licenza da parte del Comune, superate le 5 violazioni dallo stesso conducente.
Tassisti abusivi a Napoli
Sono stati, inoltre, individuati ben 6 tassisti abusivi, nei cui confronti è scattato anche il sequestro del veicolo. Si tratta di soggetti sprovvisti dell’apposita licenza che offrivano a ignari clienti corse a bordo di auto di grossa cilindrata o SUV.
Due conducenti, tra gli abusivi, sono stati sorpresi alla guida senza patente in quanto revocata dall’Autorità Prefettizia, costituendo così un potenziale pericolo per la sicurezza dei passeggeri e la circolazione stradale: in un caso, la patente era stata ritirata per recidività nell’aver esercitato abusivamente l’attività di tassista; nell’altro, il conducente era stato trovato in possesso di sostanza stupefacente, durante un precedente controllo di polizia.