Aumenta il numero delle persone allontanate dai propri appartamenti a causa degli eventi sismici che coinvolgono il territorio dei Campi Flegrei. Molte abitazioni, collocate nelle zone interessate dal terremoto, sono fonte di rischio e di poca sicurezza per tutti coloro che le abitavano fino a poco prima di essere allontanati. “In quell’area, che coincide con uno dei più pericolosi vulcani attivi al mondo, un’accurata e responsabile programmazione urbanistica avrebbe dovuto impedire fin dal dopoguerra ogni attività edificatoria”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, nell’Aula della Camera, nel corso dell’informativa urgente in ordine ai recenti eventi sismici che hanno colpito l’area dei Campi Flegrei e allo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
La dichiarazione del ministro Nello Musumeci
“A partire dal settembre 2023 il governo ha voluto accendere i riflettori sull’area dei Campi Flegrei, un territorio di grandi valenze storiche e culturali rilevante pregio paesaggistico e naturalistico, ma gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi naturali, vulcanico, sismico e bradisismico. Un rischio molto elevato a cui le circa 100mila persone residenti sono esposte ogni giorno. Per la prima volta un’azione governativa non episodica o estemporanea, ma frutto di una programmazione accurata, strutturata” ha concluso il ministro Nello Musumeci.
Luoghi d’accoglienza per le persone allontanate
Oggi, il numero delle persone sgomberate è pari a 262, per un totale di 123 nuclei familiari. Di queste, 60 persone hanno trovato accoglienza in strutture alberghiere, mentre altre 173 hanno trovato una sistemazione autonoma. L’Hub di accoglienza in via Acate ha accolto 13 sfrattati, mentre sono circa 16 le persone ospitate presso la struttura di Marechiaro “San Francesco D’Assisi”. Tante le aree comunali di sosta e di accoglienza attive dedite a sostenere tutte le famiglie che da tempo sono protagoniste di una situazione insostenibile.