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lunedì, Giugno 17, 2024
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L’ultimo reggente dei Casalesi confessa, ricostruito un altro omicidio irrisolto

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Sono le stesse dichiarazioni a permettere agli inquirenti di ricostruire uno dei tanti casi di omicidio di malavita irrisolti. Parliamo di un agguato ben riuscito nel lontano 1992. La vittima, all’epoca, fu un imprenditore edile dell’area Casertana: Vincenzo Feola. L’omicidio fu messo a segno dai sicari dei Belforte di Marcianise a San Cipriano d’Aversa. San Cipriano, però, fu (è?) il feudo di quello che, secondo gli inquirenti, è stato l’ultimo reggente del clan dei Casalesi: Giuseppe Misso. Il suo coinvolgimento non fu mai provato del tutto. E’ stato lui stesso a dare conferma della sua partecipazione, seppur indiretta, all’omicidio dell’imprenditore. A cospetto della Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha confessato di aver fornito le armi e un’auto ai sicari incaricati di uccidere Feola. Per questo omicidio furono emesse condanne per Francesco Bidognetti, Ettore De Angelis ed i pentiti Nicola Panaro e Cipriano d’Alessandro.

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