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mercoledì, Maggio 8, 2024
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«Cento euro a parcheggiatore», il diktat dei nuovi ras della Torretta

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Cento euro a parcheggiatore abusivo. Questa l’imposizione, se non un vero e proprio diktat, dei ras del gruppo Strazzullo agli abusivi della sosta della zona di Mergellina. E’ questo un altro particolare emerso dal fermo che due giorni fa ha scompaginato il gruppo retto dall’emergente Giovanni Strazzullo detto Chicco e composto dai fratelli Armando ed Emanuele Mastroianni, Gennaro Ruggiero (per il quale non è stato convalidato il fermo ma eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere) e Mariano Cangiano (l’unico al momento irreperibile). L’inchiesta è quella condotta dai pubblici ministeri Celeste Carrano e Maria Sepe che hanno scoperchiato il ‘vaso di Pandora’ della mala del ‘salotto buono’ (si fa per dire) di Napoli. Dalle carte emergono le intimidazioni e le minacce perpetrate ai danni dei parcheggiatori abusivi e contenuti nella denuncia di uno di loro alla squadra mobile con l’uomo che ha spiegato agli inquirenti che «Questi personaggi stanno cercando di emergere mettendo in atto un giro di estorsioni infatti ho saputo che Mastroianni e Ruggiero si sono chiamati i parcheggiatori di via Caracciolo ed hanno chiesto la somma di 100 euro settimanali ad ognuno di loro». Un clima insostenibile tanto che, come ribadito nel dispositivo: «Il 4 o il 5 luglio scorso, non ricordava con precisione il giorno, era stato nuovamente avvicinato da Armando Mastroianni, questa volta in compagnia di Gennaro Ruggiero, a lui noto come Sasy, che puntandogli al volto una pistola a tamburo lo minacciava intimandogli di scomparire definitivamente dal quartiere, altrimenti gli avrebbe sparato». Non solo.«La circostanza che anche il fratello fosse stato destinatario di atti di violenza da parte degli stessi soggetti determinava in lui la convinzione che i motivi per cui lui e il fratello erano stati minacciati e percossi fosse da ricondursi alla loro vecchia amicizia con Silvio Cirella, dal momento che quest’ultimo era in pessimi rapporti con la famiglia Strazzullo. Spiegava poi che i contrasti tra la famiglia Cirella e la famiglia Strazzullo erano da ricondursi non solo a vecchi dissapori dovuti a una relazione sentimentale tra Vincenzo Cirella, cugino di Silvio, e Giovanna Mastroianni, nipote di Armando Mastroianni e attuale compagna di Gennaro Ruggiero, ma anche alla gestione dell’attività di spaccio di sostanza stupefacenti nella zona di via Camillo Cucca». Oltre a questo il tentato omicidio di un altro parcheggiatore, Raffaele Fioretti. Secondo qla ricostruzione della Procura l’uomosarebbe stato vittima di un tentato omicidio con un’auto diretta contro di lui alla Riviera di Chiaia. Alla questura quella stessa sera una donna chiama al 113 affermando di aver assistito alla scena e di essere certa che chi guidava voleva uccidere Fioretti.

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