Si è concluso con tre condanne, di cui due in continuazione, il processo con giudizio abbreviato, che vede imputati solo tre dei numerosi esponenti del clan Mallardo coinvolti nell’indagine, che vide coinvolto, per la prima volta, anche l’imprenditore Luigi Vitiello, chiamato a rispondere del reato di cui all’art. 416bis c.p.
Per i tre che hanno scelto il rito alternativo (Avvocati Sergio Aruta e Marco Sepe ), il GIP dopo aver escluso la responsabilità del Mallardo per uno dei capi di imputazione, li ha condannati rispettivamente ad 1 anno ed 8 mesi per Stefano Cecere che rispondeva di due capi di imputazione, a fronte di una richiesta di 2 anni e 2 mesi; 2 anni ed 8 mesi a fronte di una richiesta di 5 anni e 6 mesi per Mallardo Francesco o’marmular. Entrambe le pene sono state inflitte in continuazione con la sentenza c.d. Olimpio. E’ di 10 anni invece, la pena applicata per la prima volta, e quindi non in continuazione, a Vitiello Francesco detto o’cavall’, che all’epoca non era imputato nel processo Olimpio più altri.
Gli altri imputati, invece, stanno celebrando il processo con rito ordinario.