Ribaltone in Cassazione per Lyudmila Pylypenko, moglie del ras del clan Mallardo Michele Olimpio. I giudici ermellini, accogliendo l’istanza dell’avvocato Giuliano Russo, hanno annullato la condanna a 6 anni e 8 mesi per 416 bis inflitta in Appello. Gli atti saranno inviati adesso ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Napoli che dovrà disporre un nuovo giudizio per la donna, che è ai domiciliari fuori regione. La donna fu arrestata nel blitz dello scorso anno che aveva decapitato il gruppo: dalle indagini emerse che il reggente del clan, durante i giorni di permanenza a Giugliano, organizzava summit con gli altri affiliati sia nel territorio cittadino di Giugliano che nei territori di Licola, Varcaturo e Lago Patria. Olimpio, già condannato alla pena di trent’anni per omicidio, stava momentaneamente scontando la pena in regime di detenzione domiciliare (motivata da ragioni di salute) in un comune del Piemonte ed era stato autorizzato a recarsi per alcuni giorni al mese a Giugliano per sottoporsi a cure odontoiatriche. Per giustificare la sua assenza in occasione di un controllo dei carabinieri nell’abitazione dove era ristretto in detenzione domiciliare, l’uomo aveva presentato un falso certificato medico scritto da un dentista.
Tra le varie telefonate agli atti ve n’è una nella quale la moglie del reggente, parlando con la cognata, dopo avere accertato che il marito era li’, evidenzia la necessita’ di informarlo repentinamente di doversi subito recare dal dentista in quanto li’ i carabinieri, non avendolo trovato a casa, si stavano recando allo studio dentistico per verificare la veridicita’ delle attestazioni notificate.
I militari dell’arma non trovarono Olimpio ne’ nell’abitazione dove si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari e neppure dal dentista, dove si sarebbe dovuto sottoporre a visita, come attestato dallo stesso dottore.