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giovedì, Aprile 25, 2024
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Coronavirus, rivolta nel carcere in Campania

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“Apprendiamo, in maniera ancora confusa e frammentaria, di un consistente numero di detenuti che presso la Casa Circondariale di Salerno sarebbe salito sui tetti dell’edificio e starebbe inscenando una protesta, sembrerebbe, anche a causa delle misure di prevenzione dei rischi di contagio da COVID-19 adottate e in corso di adozione da parte delle autorità. Se abbiamo imparato che in generale ‘non si muore per il coronavirus, ma con il coronavirus’, possiamo affermare senza tema di smentita che le tensioni, le disfunzioni e le pesantissime criticità del sistema carcerario non si manifestano per il coronavirus, ma con il coronavirus (per fortuna non ancora scoperto nei penitenziari)”.

 Ad affermarlo è Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale. De Fazio poi spiega: “è del tutto evidente che se si continuano a mantenere i penitenziari della Nazione in continuo stato emergenziale con un sovrappopolamento medio di oltre il 120% (ma con punte che possono avvicinarsi al 200%), non di rado con una pessima organizzazione, con carenze di ogni genere, insalubrità e talvolta fatiscenza degli edifici, deficienze strutturali e logistiche, nonché inadeguatezze organiche degli operatori di ogni ruolo, quando poi si va a sommare un’ulteriore emergenza, quale quella sanitaria che investe il Paese in queste settimane, la situazione è destinata  a esplodere. E solo chi non conosce il carcere può non saperlo! Solo 3 giorni fa, peraltro, proprio in relazione al penitenziario salernitano erano state segnalate pesanti difficoltà organizzative e gestionali da parte di Daniele Giacomaniello, della Segreteria Regionale della UILPA PP della Campania, così come fa costantemente il Segretario Generale Regionale, Domenico De Benedictis”

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  Lo ripetiamo per l’ennesima volta– chiosa il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – per le carceri è assolutamente necessaria una task force che si occupi delle diverse emergenze, prime fra tutte la ‘densità detentiva’, gli organici della Polizia penitenziaria e degli altri operatori e i modelli organizzativi. Lo abbiano bene a mente il Ministro Bonafede, ma anche il Presidente Conte, perché i penitenziari potrebbero essere il vero ultimo banco di prova del Governo.

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