Emergono nuovi dettagli sull’incidente mortale che ha coinvolto Corrado Finale. All’automobilista fermato Aurelio Taglialatela i carabinieri di Marano e la Procura di Napoli Nord gli hanno contestato i reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Di fatto la vittima dell’incidente è innocente perché il giovane automobilista avrebbe voluto far del male a Umberto G., passeggero del motorino guidato da Corrado. Il giovane automobilista ha inseguito lo scooter e lo ha travolto: il passeggero è rimasto ferito mentre il 20enne Finale ha perso la vita.
Il fermato si è fermato successivamente in caserma, accompagnato dal suo avvocato. La dinamica dell’accaduto nel frattempo era stata già desunta dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona mentre è stato il ragazzo rimasto ferito 30 giorni di prognosi) a spiegare il movente ai carabinieri.
Il motivo della lite a Marano
Dunque secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, Taglialatela avrebbe inseguito e investito la coppia di giovani centauri appositamente, dopo l’ennesima lite per un amore contrastato. Pare, infatti, che il giovane rimasto ferito avesse una relazione osteggiata con la sorella del giovane fermato.
I dissidi andavano avanti da tempo e avevano avuto altri momenti critici ma ieri tutto sarebbe scaturito da un incontro casuale, avvenuto sulla via del Mare, durante il quale gli animi si sono di nuovo accesi. L’investitore, dopo avere provocato l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso.
Spuntano i testimoni sull’omicidio volontario di Corrado, ferito anche l’amico Umberto