Nella notte del 12 maggio 2020 Luca Esposito avrebbe cercato tre diamanti da almeno un carato in occasione della scarcerazione del suocere Patrizio Bosti, regime di libertà iniziato il giorno prima e terminato il 16 maggio. Dall’inchiesta della Dda della Procura di Napoli è emerso che il genero del boss avrebbe contatto un gioiellerie attraverso un messaggio vocale: “Ammò scusa l’orario mi servono 3 pietre da 1ct certificate non al di sotto mi servono massimo x domani“, infatti, l’interlocutore si sarebbe attivato subito.
Inoltre il marito di Flora Bosti avrebbe chiesto 3 punti luce, 3 tenniss 0.20 e dei Daytona con quadrante bianco. Dai successivi messaggi inviati emergeva che Esposito avrebbe trovato i tre orologi Daytona attraverso altri canali, al ché con il messaggio del pomeriggio 12 maggio 2020 il gioielliere avrebbe che i prezzi da lui inviati erano quelli di costo avendo il commerciante capito che i preziosi erano per l’esponente di vertice dell’Alleanza di Secondigliano.
I saluti al boss scarcerato
Il mattino dopo il gioielliere avrebbe chiesto a Esposito di salutare Bosti scrivendo testualmente “salutamelo affettuosamente” dimostrando la sua disponibilità alle richieste di Esposito. Dal tenore delle conversazioni risulterebbe la partecipazione personale dell’imprenditore alle vicende del suocero e la condivisione dell’auspicio familiare di una definitiva liberazione del Bosti, ritenuto una vittima di una ingiusta persecuzione giudiziaria.
Dunque dalle conversazione intercettate emergerebbe una contraddizione di Esposito rispetto alle sue dichiarazioni resa da al Pm nei primi mesi del 2022 quando avrebbe voluto fare emergere la propria lontananza dalla famiglia camorristica guidata dal suocero e, addirittura, un rifiuto della figura criminale e del potere mafioso del suocero.
Il tesoretto del boss Bosti
Il 17 maggio 2020 Esposito ha inviato un nuovo vocale al gioielliere nel quale avrebbe spiegato di essere ancora in possesso dei 3 solitari che aveva acquistato per conto del suocero, e che a seguito dell’arresto del capoclan, sarebbe stato un peccato tenerli.
Dunque secondo la Procura risulterebbe evidente dalle chat come Esposito avesse gestito gli acquisti di gioielli, pietre e orologi per conto del suocero. L’operazione
risultava esser costata complessivamente 69mila oltre le ulteriori richieste di gioielli, poi, non andate a buon fine. Sarebbe chiara, così, l’enorme disponibilità economica di Bosti e come il capoclan disponesse di un vero e proprio tesoretto gestito dal genero e dalla figlia Flora.

