Ancora sporco di sangue si recò alle Case celesti e poi dritto da Cesare Pagano per comunicargli che la ‘missione di morte’ era andata a buon fine. E’ questo uno dei retroscena più inquietanti sul duplice omicidio Montanino-Salierno (quello che aprì ufficialmente la faida di Secondigliano e Scampia). Tra i protagonisti di quella vicenda (per la quale domani c’è la sentenza al processo che vede imputati boss e ras del cartello scissionista) c’era anche Ciro Mauriello, uno dei colonnelli più fedeli di Cesare Pagano.
Gli inquirenti della Dda hanno definito agghiacciante la condotta mantenuta da Arcangelo Abete e da Ciro Mauriello che dopo un fugace passaggio alle ‘case celesti’, ancora sporchi di sangue si recarono in un altro covo a Varcaturo, nel giuglianese, dove erano attesi da Raffaele Amato e Cesare Pagano per comunicare loro la buona riuscita dell’azione che preparavano da tempo. Un’azione che significò la guerra.