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venerdì, Marzo 29, 2024
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Doppio caso di colera a Napoli: come si trasmette la malattia

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Sono stati registrati oggi a Napoli due casi di colera, in una donna e in suo figlio di due anni, immigrati residenti a Sant’Arpino nel Casertano e rientrati di recente da un viaggio in Bangladesh: lo rende noto l’ospedale Cotugno, dove i due sono ricoverati. “I contatti familiari sono stati già individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria. La situazione è del tutto sotto controllo”, assicura il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Antonio Giordano. L’ospedale definisce “stazionarie” le condizioni dei due, ma mentre per la madre i medici non nutrono preoccupazioni, il bambino è più grave: ha trascorso alcune ore in sala di rianimazione, ora è tornato in reparto.

COME SI TRASMETTE

Il sito del Ministero della Salute ha spiegato le tipologie di diffusione.  Il colera è una tipica malattia a trasmissione fecale-orale: essa può essere contratta in seguito all’ingestione di acqua o di alimenti contaminati da materiale fecale di individui infetti (malati o portatori sani o convalescenti); i vibrioni sono dotati di notevole resistenza nell’ambiente esterno, soprattutto in ambiente liquido e possono sopravvivere anche in ambiente moderatamente salino come l’acqua di mare. Per questo motivo il pesce, se consumato crudo, e altri prodotti ittici come molluschi e crostacei, sono particolarmente pericolosi ai fini della trasmissione del colera. In aree endemico-epidemiche è pericolosa anche la verdura consumata cruda per la possibilità che liquami vengano usati a scopo irriguo o fertilizzante.

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Periodo di incubazione

Il periodo di incubazione del colera (periodo durante il quale la persona è già stata infettata ma non ha ancora manifestato i sintomi della malattia) va da poche ore a 5 giorni, ma abitualmente è di 2-3 giorni.

Periodo di contagiosità

La contagiosità è legata alla presenza di V. cholerae nelle feci; abitualmente il periodo di contagiosità si protrae per alcuni giorni dopo la guarigione clinica ma, talvolta, può instaurarsi uno stato di portatore cronico, con eliminazione dei germi da qualche settimana a qualche mese.

Non sono rari, soprattutto in seguito di infezione da V. cholerae Eltor, casi di infezioni inapparenti e di portatori sani, cioè di persone che, in assenza di qualsiasi sintomo, eliminano vibrioni con le feci per settimane e forse per mesi. Si stima che soltanto il 10% delle persone infette sviluppi i sintomi tipici della malattia con disidratazione moderata o grave.

 

 

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