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Droga delivery a San Pietro a Patierno, scarcerato Daniele Romano

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Domiciliari per Daniele Romano, membro dell’omonimo gruppo capace di smerciare 100 dosi di droga al giorno nella piazza delivery di San Pietro a Patierno. Dopo la condanna a nove anni in appello (cinque anni in meno rispetto al primo grado) arriva un’altra buona notizia per il giovane: a stabilirlo il tribunale del Riesame che ha pienamente accolto le motivazioni dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, concedendo per Romanoun’attenuazione della misura cautelare.

L’inchiesta svelò che le richieste di cocaina venivano formalizzate via telefono, con utenze dedicate e, ovviamente, utilizzando messaggi cifrati. Gli inquirenti – tenendo sotto controllo le conversazioni tra gli arrestati – scoprirono che l’espansione del gruppo capeggiato dai Romano verso Casoria aveva innescato una fibrillazione con la camorra locale. Uno dei loro pusher, infatti, sorpreso durante una consegna, fu aggredito e picchiato.

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Nel blitz condotto dagli uomini del commissariato Secondigliano finirono in manette lo stesso Daniele Romano, il padre Salvatore Romano detto ‘Totore Marlboro’ e la madre Giuseppina Esposito, nonché Antonio Russo e Cristofaro Alfano, tutti ritenuti gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope aggravata dalla modalità camorristica.

Per la Procura avrebbero agevolato le attività del sodalizio camorristico della Vanella Grassi, operante nel quartiere Secondigliano, destinando al medesimo una quota dei proventi dell’attività di spaccio.

L’attività investigativa ha avuto l’obiettivo di disarticolare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei quartieri di Secondigliano, San Carlo all’Arena, Vasto/Arenaccia e Poggioreale, nonché nelle aree immediatamente limitrofe al territorio di Napoli nei comuni di Casoria e Casavatore.

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