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HomeCronacaEstorsioni e controllo del territorio, così il clan Licciardi continuava a comandare

Estorsioni e controllo del territorio, così il clan Licciardi continuava a comandare

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Un altro tassello dell’impero criminale dei Licciardi è caduto. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, insieme ai carabinieri, ha messo a segno un’operazione che viene definita dagli inquirenti “di alto impatto” nella lotta all’Alleanza di Secondigliano.

Le 21 misure cautelari eseguite dai militari all’alba rappresentano un nuovo affondo contro la rete che, secondo gli investigatori, garantiva al clan una gestione capillare del territorio. Gli indagati sono accusati di aver partecipato o agevolato un sistema criminale fondato su estorsioni, controllo economico e persino comunicazioni clandestine con detenuti, un meccanismo essenziale per mantenere intatta la catena di comando.

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Particolarmente rilevante, spiegano le fonti investigative, è l’accusa di associazione mafiosa, che delinea un’organizzazione strutturata, gerarchica e perfettamente operativa nonostante i numerosi arresti degli ultimi anni.

Un quadro che conferma la persistente capacità del clan di riorganizzarsi. La Procura illustrerà gli esiti e il valore strategico dell’operazione nella conferenza prevista alle 11, dove verranno diffusi ulteriori elementi.

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Redazione Internapoli
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