Un raid incendiario ai danni di alcuni alveari d’api della azienda “Apicoltura Vesuvio”, di Ercolano, è avvenuto in pieno Parco Nazionale del Vesuvio. «Fino a sabato sera era tutto in regola e in ordine, ieri quando siamo ritornati in azienda ci siamo trovati davanti questo disastro. Tra l’altro non è neanche stato forzato il cancello chi è penetrato all’interno ha scavalcato. Bruciati 7-8 alveari, ogni alveare conteneva fino a 50 mila api. Immaginate quante di queste povere creature uccise e non ne capiamo il motivo. Al di la del danno economico ma in questo momento non è quello che ci addolora. Ciò che fa davvero rabbia sono gli alveari in fiamme con delle api vive. Una tortura ed un assassinio, non riusciamo neanche ad immaginare chi possa aver compiuto un gesto simile. Forse le api davano fastidio a qualcuno, ma creature simili, fondamentali per l’ecosistema della natura, quale fastidio possono mai arrecare?». La dichiarazione di Rosalba Borrelli, titolare dell’ azienda vittima del raid incendiario.
«Esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti dei titolari dell’azienda che ha subito questo vergognoso attacco. Siamo basiti ed inorriditi. Come si può anche soltanto concepire un gesto simile? Entrare in una proprietà privata e commettere una crudeltà simile è un gesto criminale. Speriamo vivamente che le forze dell’ordine individuino i responsabili Dobbiamo difendere i cittadini, gli animali e l’ambiente dai criminali», ha commentato il consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli. Le forze dell’ordine sperano di risalire ai responsabili nel più breve tempo possibile: tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti sul movente del raid incendiario.
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