La situazione dei detenuti nelle carceri italiane continua a destare preoccupazione. L’ultima segnalazione ci arriva da Loredana, la moglie di Francesco Forte, 32enne di Secondigliano rinchiuso nel carcere di Sulmona. Nella casa circondariale al momento diversi agenti penitenziari sono risultati positivi al coronavirus.
La richiesta di Loredana è quella di aiutare il marito. Francesco, infatti, soffre di problemi cardiaci. In precedenza ha già avuto due operazioni al cuore e oggi, con l’emergenza covid-19, le condizioni del marito della donna preoccupano e non poco. «Alla richiesta di trasferirlo in ospedale – racconta Loredana ad InterNapoli.it – ci è stato detto che non era possibile poiché troppo pericoloso». Poi continua: «Il vero problema però è che nel carcere non c’è nessun cardiologo, e lui sta prendendo una compressa in più».
La richiesta dei domiciliari e l’ennesimo rifiuto
La lotta di Loredana e Francesco non è finita. Insieme all’avvocato la donna, il 13 marzo, ha presentato un’istanza dove si chiedevano i domiciliari per il marito. Istanza però rigettata dopo aver sostenuto che l’uomo non è a rischio contagio. «Sappiamo bene che il virus attacca le anche persone le persone sane. Ho tutte le documentazioni su mio marito, come quelle che testimoniano l’incompatibilità. Vi prego di aiutarmi».
Intanto, Francesco, continua il suo percorso in mezzo a tantissime difficoltà. «Prima di entrare in carcere – spiega la moglie – pesava 98 chili. Adesso circa 70. Lui non è un malvivente, è un ragazzo che sta pagando un errore commesso 14 anni fa».
Loredana conclude con un appello. Comprensibile, se si tiene conto del terribile periodo che stiamo attraversando e che ogni giorno, rischia di portarci via le persone a noi più care: «Mio marito mi chiama piangendo, mi chiede di non farlo morire lì dentro. Non ha il diritto di pagare quella pena, ed è per questo che chiedo aiuto».