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Svuotavano i conti delle anziane, 2 arresti a Salerno: bottino da 50mila euro

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Stamattina  la Polizia di Stato della Questura di Salerno, mediante investigatori della Squadra Mobile, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti. Entrambi indagati, a vario titolo, per furto aggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e ricettazione.

17 colpi in 3 mesi 

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, attraverso una minuziosa analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, nonché mediante l’acquisizione e l’esame della movimentazione bancaria, hanno consentito di accertare come i predetti, tutti già gravati da precedenti, anche specifici, avessero commesso, tra i mesi di luglio e settembre scorsi, in questo capoluogo, 17 episodi di furto aggravati dall’uso del mezzo fraudolento e dalla destrezza, in danno di altrettante persone.

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Le vittime preferite dalla coppia

In particolare, le vittime prescelte, prevalentemente donne, anche anziane, mentre erano a bordo del loro veicolo, venivano avvicinate da uno degli indagati con la richiesta di un’informazione stradale, mentre il complice, approfittando della momentanea distrazione della persona malcapitata, asportava dall’auto, in maniera fulminea, la borsa della predetta, impossessandosi di denaro, documenti, preziosi e carte di credito/debito, che venivano successivamente impiegate per prelevamenti di contante o per effettuare pagamenti in esercizi commerciali.

In taluni casi, gli indagati, avendo acquisito anche la disponibilità degli smartphones delle persone offese, sono riusciti ad introdursi abusivamente nei loro sistemi di home banking, disponendo consistenti bonifici su carte o conti correnti attivati allo scopo. Attraverso i pagamenti, prelevamenti e bonifici effettuati mediante l’utilizzo dei sistemi o strumenti bancari delle vittime, i destinatari delle odierne misure hanno conseguito un profitto illecito di circa 50 mila euro.

Il provvedimento cautelare è ovviamente suscettivo di impugnazione e le accuse così come formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.

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