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Massacrato alla metro, la mamma del 16enne di Secondigliano: “Manu colpito con catena di ferro”

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È una foto choc quella postata sul suo profilo social dalla madre di Emanuele A. il 16enne di Secondigliano vittima di rapina lo scorso fine settimana alla metro di Piscinola-Scampia. Un’immagine cruda, testimone diretta della brutalità di chi l’ha assalito. Alle immagini, la mamma di Emanuele allega un lungo post di indignazione:

Fu così che un pomeriggio di sole un liceale di 16 anni all’uscita della metro decise di godersi la giornata e tornare a casa a piedi dopo la mattinata chiuso in classe. Purtroppo non poteva immaginare che c’erano 2 delinquenti che avevano deciso di tagliarli la strada con il motorino aggredirlo chiedendogli soldi e senza aspettare risposta colpirlo con una sbarra di ferro con le catene ed atterrarlo, provocandogli una profonda ferita allo zigomo alla quale i sanitari dall’ospedale Cardarelli hanno apposto 4 punti di sutura e riscontrato trauma maxillo facciale” scrive la donna. 

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Le foto che in poche ore hanno fatto il giro de web lo ritraggono ancora sanguinante sul lettino del pronto soccorso: il ragazzino presenta la guancia sinistra sfregiata da un profondo taglio al quale, in ospedale, sono stati necessari ben quattro punti di sutura per rimarginarlo. “Quello che mi infastidisce e che ognuno si è sentito in diritto di dire che sono zone pericolose. Non bisogna di pomeriggio camminare da soli e chiedere perché non avesse aspettato il pullman.. Come dire te la sei cercata.. Allora mi sono ricordata dello stupro del Circeo.. Allora tu donna che porti la gonna più corta e esci da sola se sei stuprata te la sei voluta” conclude la signora Lina.

Intanto sulla vicenda si è espresso anche il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris:  “Bisogna recuperare sempre di più ogni spazio della città alla vivibilità e alla sicurezza. Questo è compito primario delle forze di polizia che devono ancor di più rafforzare il controllo del territorio in tutte le aree pur facendo già un lavoro enorme con una coperta corta. Tutti dobbiamo fare ancora di più e stare vicino alle vittime che a Napoli, come altrove, sono le persone più deboli come bambini e ragazzi“, conclude il sindaco.

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