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martedì, Marzo 19, 2024
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Sotto scorta dopo le denunce contro l’Alleanza di Secondigliano, negati gli aiuti all’imprenditore: “Rischio il fallimento”

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Una beffa per il titolare di una nota attività nel cuore di Napoli, che intende rimanere anonimo, finito nel mirino di uno dei clan che compongono la cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. L’associazione antiracket a cui l’imprenditore si era rivolto gli nega aiuti nonostante fosse sotto scorta.

Gli avvenimenti del 2012

Nel 2012 l’imprenditore aveva subito un’estorsione per mano della camorra. L’uomo 63enne aveva contratto un debito da 75mila euro per acquistare merce, in pochi mesi, però è diventato di 150 mila. Somma pretesa ad horas con le botte, in uno scantinato, mentre il figlio era sotto la minaccia di armi automatiche. Nonostante lo choc, però, l’uomo seppe rispondere a quelle violenze: chiese tempo con il pretesto di recuperare i 150mila euro e poi andò dalle forze dell’ordine a denunciare. Grazie a quel coraggioso gesto vennero arrestate nove persone. Ma quella scelta di legalità ebbe delle conseguenze: da quattro anni solo lui è sotto scorta e la sua attività ora rischia il fallimento. Il processo contro gli estorsori denunciati è ancora in corso: l’imprenditore non ebbe neppure l’opportunità, a causa di una dimenticanza dell’associazione, di costituirsi parte civile, un’azione propedeutica a una richiesta di risarcimento, ossigeno per la propria vita, che non arriverà mai. L’associazione antiracket a cui l’imprenditore si era rivolto, infatti, gli nega aiuti nonostante fosse sotto scorta.

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I provvedimenti del Tribunale  

L’imprenditore ora si trova in serie difficoltà e si rischia il fallimento dell’impresa a causa dei duri colpi subiti. Il Tribunale, con il benestare della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha concesso a lui e al figlio, rappresentati attualmente dall’avvocato Danilo D’Andrea, una provvisionale di 100mila euro ciascuno. Denaro che però è bloccato dall’ente erogatore.

Ma padre e figlio non si fanno scoraggiare “Abbiamo piena fiducia nelle Istituzioni e nella Magistratura, e – affermano – siamo convinti che alla fine la Giustizia trionferà” affermano.

 

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