15 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

“Ha sparato un biondino con i capelli corti”, il testimone che ha incastrato Pio Valda: si cerca la pistola

PUBBLICITÀ

Sabato mattina alle 15.30 nella chiesa di San Lorenzo Martire in via Montagna Spaccata si svolgeranno i funerali di Francesco Pio, il 19enne ucciso con un colpo di pistola sul lungomare di Napoli a Mergellina nella notte tra domenica e lunedì. Lo rende noto il parroco don Enzo Cimarelli, sottolineando che la comunità parrocchiale e l’intero quartiere di Pianura si riuniranno in preghiera per salutare il giovane Francesco Pio.

 I TESTIMONI -Sono più di uno i testimoni chiave dell’omicidio di Francesco Pio Maimone. Forniscono indicazioni precise che, affiancate ai video acquisiti e agli accertamenti della Squadra Mobile, praticamente non lasciano dubbi sull’autore del folle gesto, compiuto per una scarpa sporcata dopo che gli avevano pestato un piede. Da martedì con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalle modalità mafiose (ratificata dal gip ieri) è chiuso nel carcere di Secondigliano un quasi omonimo della vittima: il 19enne Francesco Pio Valda. C’è chi ha visto “una persona tutta vestiva di nero” che “esplodeva più di un colpo di pistola” tra la folla presente prima di allontanarsi “repentinamente in via Caracciolo in direzione del ristorante Primavera”.

PUBBLICITÀ

Il teste, ascoltato dalla Polizia di Stato, era tra i giovani davanti al chioschetto da Sasà quella tragica notte. Riferisce di avere visto “un individuo che impugnava una pistola (dall’analisi eseguita dalla Polizia Scientifica dell’ogiva trovata sul luogo della tragedia emergerà che era un revolver Smith & Wesson calibro 38/357 Magnum) e con questa faceva fuoco più volte tra la folla; quindi … notava Maimone (che era con due amici) ferito al petto e ‘sotto shock’ mentre veniva disperatamente soccorso da alcuni amici”. C’è anche chi riferisce di avere visto bene colui che ha sparato e lo descrive: “…ho visto questo ragazzo di fronte allo chalet di Sasà, alto circa 175 centimetri, biondino con capelli tagliati corti ai lati il quale indossava una felpa verde con cappuccio. Lo stesso esplodeva credo 3 o 4 colpi di pistola… le persone presenti gridavano che si trattava di colpi a salve…”.

Il teste riferisce inoltre di essere in grado di riconoscere colui che ha sparato. Un altro fornisce anche la descrizione del tipo di pistola. Un altro spiega agli investigatori il movente del folle gesto di Valda: “ho sentito alcuni ragazzi che discutevano animatamente. Da questioni legate alle scarpe (un paio di Louis Vuitton) e all’abbigliamento sono passati al chi sei tu e chi sono io… li avrò visti un paio di volte… avevano sempre lo stesso atteggiamento alterato”. Dopo 10-15 minuti il testimone riferisce di avere sentito i colpi d’arma da fuoco e visto tanti ragazzi allontanarsi “proprio all’altezza delle telecamere”.

IL GIP – Per il gip di Napoli Maria Luisa Miranda che ieri ha convalidato il fermo e disposto il carcere per il 19enne Francesco Pio Valda, accusato dalla Squadra Mobile e dalla Procura di Napoli dell’omicidio volontario aggravato di Francesco Pio Maimone (il 18enne ucciso da un colpo di pistola mentre mangiava noccioline con gli amici, sul lungomare di Napoli, la notte tra domenica e lunedì scorso) la dinamica e le responsabilità dell’accaduto sono certe. “E’ evidente – scrive nell’ordinanza emessa ieri – che grazie alle dichiarazioni rese da tre dei soggetti presenti ai fatti, che sul luogo del delitto si trovavano proprio insieme al Valda, certa è la dinamica dei fatti, il motivo sottostante il litigio e l’autore del reato”. “I tre, infatti, conformemente tra loro, – spiega il giudice – chiariscono la dinamica, la causa che innescava il litigio e indicano quale ‘autore’ dell’omicidio l’odierno indagato Valda Francesco Pio”.

SI CERCA LA PISTOLA – Proseguono le indagini, della Squadra Mobile di Napoli, per fare luce sull’omicidio di Francesco Pio Maimone. Al momento, non c’è traccia dell’arma, una rivoltella calibro 38, usata dal presunto assassino, il 19enne Francesco Pio Valda, e neppure le sneakers di una nota marca che il ragazzo aveva al piede, secondo una testimonianza motivo scatenante della lite, alla quale la vittima era del tutto estranea: i due gruppi di giovani, quella notte, si sarebbero scontrati proprio perché qualcuno le aveva sporcate pestandogliele

Fonte Ansa

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Peppe Di Napoli ospite a ‘Verissimo’: “Ci regalerà un bellissimo racconto di vita”

Peppe di Napoli sarà ospite di Silvia Toffanin a Verissimo sabato 27 aprile. Il pescivendolo napoletano star dei social...

Nella stessa categoria