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domenica, Aprile 28, 2024
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“I Sarno regnano a Ponticelli, siamo tornati”, annuncio choc della camorra su TikTok

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Il clan Sarno di Ponticelli, un tempo dominatore incontrastato del quartiere negli anni ’80, potrebbe essere pronto a tornare sulla scena criminale.
Il video pubblicato su TikTok da alcuni uomini incappucciati e armati ha acceso l’allarme. Il messaggio, che mostra armi, proiettili e passamontagna, sembrerebbe essere un avvertimento per gli altri clan attivi nella periferia orientale di Napoli.

Il clan di Ciro Sarno, soprannominato “il sindaco” per il controllo esercitato sul Rione De Gasperi, gestiva anche l’assegnazione degli alloggi popolari.

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La denuncia del video è arrivata dal giornalista Pino Grazioli. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso la sua preoccupazione: “Se il video è autentico, ci troviamo di fronte a una situazione doppiamente inquietante. La camorra utilizza ancora una volta i social per la sua propaganda criminale, e in un territorio già martoriato dalla guerra di camorra si profila un nuovo gruppo pronto a seminare il terrore.”

Borrelli ha chiesto l’intervento di Questore e Prefetto per indagare sulla vicenda.

Da alcuni gironi gira un video sul web in cui tre uomini con passamontagna maneggiano armi e proiettili (pubblichiamo il video integrale in basso). La scritta in sovrimpressione è inequivocabile: “I Sarno regnano a Ponticelli, siamo tornati”. Un messaggio che non intimorisce il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, il quale a margine di una conferenza stampa in Comune ha commentato: “La camorra usa i social per farsi pubblicità. Sono tornati? Noi siamo presenti, ci siamo già”.

Il clan, operante nel quartiere Ponticelli dall’inizio degli Anni ’80, era stato considerato finito quando Ciro Sarno, detto o’ sindaco, divenne collaboratore di giustizia nel 2009. Un ritorno della famiglia camorristica sarebbe una notizia terribile per Napoli Est, nei mesi scorsi al centro di una faida.

Gratteri si è soffermato sull’utilizzo dei social da parte delle mafie: “La prima organizzazione a usare Facebook in Italia per i propri affari e per lanciare sfide è stata la camorra. La malavita organizzata usa i social network per farsi pubblicità. I nipoti dei boss che oggi sono in carcere mostrano la loro ricchezza nei video e sembrano lanciare un messaggio ai ragazzi ‘vieni con noi perché siamo il modello vincente’. I ragazzi dei basi e dei quartieri poveri di Napoli, quelli che non hanno nulla e non possono contare sulla famiglia, prima o poi ci cascano. Noi dobbiamo non li dobbiamo giudicare, né lasciare soli. Dobbiamo far capire che far parte della malavita non conviene perché i camorristi guadagnano come un idraulico, ma rischiano la morte o il carcere a vita”.

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