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lunedì, Giugno 17, 2024
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Il ‘mago’ dei travestimenti preso a Casoria, latitanza finita per ‘o francese

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Vincenzo Esposito era riconosciuto nell’ambiente come mago dei travestimenti e rapinatore abilissimo. Il 59enne detto o’ francese è stato catturato, ieri, dalla Squadra Mobile di Napoli a Casoria. I poliziotti lo hanno individuato a bordo del furgone di una ditta di impiantistica, vestito da operaio. Agli agenti ha mostrato anche documento d’identità rivelatosi falso.

Dunque l’uomo è stato accusato di associazione per delinquere finalizzata alla rapina, porto abusivo di armi da fuoco, ricettazione, evasione, oltraggio a pubblica sicurezza e reati in materia di falso. Il 15 febbraio scorso Esposito sfuggì ad un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento – Ufficio Esecuzioni Penali – a seguito di revoca della detenzione domiciliare disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli, dovendo espiare la pena residua di 25 anni e 4 mesi di reclusione.

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IL COLPO DEL SALVATO MUNDI

Nell’ambito della stessa attività è stato denunciato in stato di libertà un 32enne che avrebbe favorito la sua irreperibilità. Nell’aprile del 2022 i poliziotti della Squadra Mobile e i militari dei R.O.S. dei Carabinieri di Napoli avevano eseguito nei suoi confronti un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale di Napoli, in quanto ritenuto autore insieme ad altri cinque persone, a vario titolo, del furto e della ricettazione del preziosissimo dipinto riproducente l’icona Cristo Benedicente, meglio conosciuto come “Salvator Mundi”, attribuito alla Scuola di Leonardo Da Vinci, risalente al XVI secolo.

GLI ALTRI COLPI

Esposito sarebbe responsabile di una lunga serie di rapine messe a segno anche avvalendosi di travestimenti. E tutte hanno fruttato un cospicuo bottino. Nel 2015, per esempio, insieme con dei complici, ne avrebbe compiute un paio tra Montesarchio e Sparanise. La prima, ai danni della Banca Popolare di Novara, fruttò 90mila euro più altri 40mila in valuta estera. La seconda, al Banco di Napoli, 80mila euro. E, secondo quanto emerso dalle indagini, era sempre lui il capobanda.Per gli inquirenti dagli anni ’90 pianificava ed eseguiva le rapine sfruttando i travestimenti più impensabili.

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