Bruno Carbone è stato un narcos di primo livello e braccio destro di Raffaele Imperiale. Entrambi hanno deciso di collaborare con la giustizia svelando i loro traffici internazionali, inoltre erano interessati anche al fitness. La passione di Carbone e Imperiale è stata svelata grazie all’intercettazione di alcuni messaggi scambiati sulla piattaforma Sky Ecc con la quale sono riusciti a nascondere i loro affari milionari di cocaina che viaggiava da una parte all’altra del mondo. I due gestivano l’organizzazione da Dubai proprio grazie a questi telefonini.
Il selfie in palestra di Carbone
Recentemente il 48enne è finito nell’inchiesta che ha sgominato un gruppo di narcos calabresi, infatti, per restare in contatto con i trafficanti ha usato i profili criptati con i nickname Plutone e Babbo. L’ex latitante è stato definitivamente identificato dopo aver inviato diversi selfie ai suoi familiari nell’agosto del 2020. Nell’immagine è possibile riconoscere Carbone alle prese con gli attrezzi della palestra: “Ora ve la mando io una bella fotografia”.
Chi è l’ex narcos napoletano
Carbone è stato latitante dal 2003 dopo la condanna a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di droga tra Spagna-Napoli-Catania. Tutto è terminato il 15 novembre del 2022 quando è stato estradato a Roma. Sette giorni dopo il 48enne napoletano si è presentato davanti ai pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli iniziando così la sua collaborazione con la giustizia.
“Ho cominciato a lavorare con Imperiale verso fine 2014 e inizio 2015, ma non ne sono sicuro. Comunque da poco prima che dall’Olanda mi trasferissi a Dubai. Col tempo sono entrato in società con lui. Io ero socio al 25%, con un altro 25% si pagavano le spese, ed il restante 50% era di Imperiale. Clienti della nostra organizzazione, erano: San Giovanni a Teduccio, Torre Annunziata, Melito, Fuorigrotta, i calabresi, un pugliese e un romano“, ha dichiarato Carbone ai pubblici ministeri Maurizio De Marco e Lucio Giugliano.
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