Raffaele Imperiale avrebbe giocato un ruolo decisivo nella prima Faida di Scampia poiché grazie al suo appoggio al clan Amato-Pagano ne avrebbe decretato la vittoria nella guerra camorristica contro il clan Di Lauro. I suoi rapporti con gli Scissionisti sono stati ricostruiti proprio dall’ex super narcos, originario di Castellammare di Stabia.
Già nell’ottobre del 2020, Imperiale ha ricordato che dopo l’arresto di molti appartenenti al clan Amato Pagano era rimasto sul territorio un unico reggente: “Persona che conosco bene, un amico, al quale dissi come dividere i 250 kg da ultimo prelevati dall’ultimo appoggio di Lago Patria, che furono effettivamente consegnati al Cafone e da lui consegnati ai nostri clienti per conto nostro, e dei quali ho perso solo 40 kg che furono sequestrati su un furgoncino diretto in Puglia”.
Chi è il ras Antonio Pompilio, detto ‘o cafone
Secondo l’ultima indagine dell’Antimafia il reggente citato da Imperiale sarebbe Antonio Pompilio, detto o Cafone. Il 47enne è stato accusato di esser promotore e organizzatore, con il ruolo di rappresentare il vertice operativo del clan, in strettissimo contatto con gli esponenti, liberi e detenuti, della famiglia Amato-Pagano e intanto sarebbe stato al vertice dell’organigramma operativo del clan.
‘O Cafone avrebbe avuto il compito di intervenire per dirimere eventuali controversie, di rappresentare un unico punto di riferimento per le varie articolazioni di Mugnano e Melito. Infine Pompilio avrebbe avuto l’incarico di curare il traffico internazionale di droga.
“Il reggente degli Amato-Pagano è in rapporti con Imperiale”, la rivelazione del pentito Roselli
Antonio Pompilio è stato accusato di essere il capo del gruppo di narcos legato agli Scissionisti, inoltre, secondo i magistrati della Dda di Napoli sarebbe diventato il reggente degli Amato-Pagano dopo l’arresto di Marco Liguori e avrebbe avuto rapporti con Raffaele Imperiale. Il 47enne di Mugnano, detto ‘o cafone, si sarebbe occupato di importare droga dalla Spagna.
Del ruolo di ‘o cafone ha parlato il collaboratore di giustizia Salvatore Roselli in diversi verbali. “E’ stato uno dei primi ad andare in Spagna ed è uno di famiglia per gli Amato Pagano. Una volta scarcerato ha assunto una posizione di vertice e dopo l’arresto di Marco Liguori è stato reggente del clan. Lui ha anche avuto rapporti con Raffaele Imperiale. Che io sappia non è coinvolto in fatti di sangue. Durante la faida stava la maggior parte del tempo in Spagna“.
La ‘società criminale’ tra il narcos Imperiale e i boss degli Amato-Pagano