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Imprenditore rapinato fuori la banca: condanne e un’assoluzione per la banda di Napoli

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Napoli, Rione Don Guanella, assolto Annunziata Ciro dall’accusa di rapina aggravata ai danni di imprenditore a San Cosma e Damiano. Il 12.12.2022 un imprenditore, titolare di alcuni supermercati, veniva aggredito nei presso dell’istituto di credito “Cassa Rurale ed Artigiana dell’agro Pontino” a Santi Cosma e Damiano e gli venivano sottratti 65000 euro in contanti.

I malviventi, infatti, ingaggiavano con l’uomo una violenta colluttazione all’esito della quale avevano la meglio e riuscivano ad allontanarsi indisturbati. Riuscivano a disfarsi dell’autovettura utilizzata e ripresa dalle telecamere della banca ed in gruppetti separati cercarono di allontanarsi dalla zona. Scattato l’allarme e predisposti dei posti di blocco, ad uno di questi venne fermata un’auto i cui occupanti, col loro comportamento agitato attirarono l’attenzione dei militari.

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I fermati cercarono di distogliere l’attenzione di militari sostenendo che poco prima avevano assistito all’abbandono in strada, con le porte aperte, di un’autovettura probabile provento di reato. A tali informazioni i militari non li lasciavano comunque andare via ma chiesero di accompagnarli sul luogo dell’avvistamento. Qui giunti, si scopriva che effettivamente l’auto, quella che era ricercata, si trovava lì abbandonata ma che gli occupanti si erano dileguati utilizzando altra autovettura parcata all’interno di un cortile poco distante.

Gli ulteriori accertamenti consentirono immediatamente di appurare che uno dei soggetti fermati dai carabinieri era abitante proprio in quel cortile. Messi di fronte a tali evidenze, i fermati resero dichiarazioni confessorie coinvolgendo altri complici. Si acquisirono i filmati di un bar a Mondragone da cui il gruppo di rapinatori, secondo i dichiaranti, si era allontanato per poi commettere la rapina. Sulla base di tali risultanze la Procura di Cassino ottenne l’arresto di Vozzolo Mario e Parente Erasmo, entrambi di Santi Cosma e Damiano, Pietropaolo Serafino di Mondragone, Annunziata Ciro di Napoli e Orefice Luigi di Arzano e Aprea Gennaro, detenuto in Germania.

In sede di riesame Annunziata Ciro, difeso dall’avv. Giuseppe Tuccillo del Foro di Napoli, veniva immediatamente scarcerato perché il Tribunale riteneva fondato il ricorso difensivo circa l’assenza della gravità indiziaria.

Celebrato il processo con rito abbreviato innanzi il Gip del Tribunale di Cassino – Dott. Marcopido- definizione richiesta da tutti gli imputati, ad eccezione di Aprea Gennaro la cui posizione veniva stralciata, il PM chiedeva la condanna per tutti gli imputati di rapina alla pena di anni nove, ridotti a sei anni per il rito, e per Orefice, imputato per la ricettazione dell’autovettura utilizzata per la rapina, ad anni tre ridotti a due per il rito scelto.

All’esito della discussione dei difensori, Avv. Antonio Miraglia per Vozzolo, avv. Massimo Signore per Parente, avv. Angelo Raucci per Pietropaolo, Avv. Giacomo Pace per Orefice e Avv. Giuseppe Tuccillo per Annunziata, venivano condannati tutti alla pena di anni 5 e mesi quattro di reclusione, ad eccezione dell’Orefice che veniva condannato ad anni due e dell’Annunziata Ciro che veniva assolto per non aver commesso il fatto. La persona offesa, nonostante il consistente danno economico subito, non si costituiva parte civile.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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