Complessivamente, nell’intera regione Campania il fenomeno dell’incidentalità stradale mostra un andamento migliore rispetto al 2017. Nell’arco di un anno, infatti, sono diminuiti gli incidenti (9.721) del 2%, i feriti (14.643) dello 0,9% e soprattutto i decessi (206) del 14,9%. In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo sociale annuo degli incidenti in Campania è quantificabile ad un miliardo e 142 milioni di euro, di cui circa la metà solo nella Città Metropolitana di Napoli. Fortemente a rischio, nel comune di Napoli, sono le utenze deboli (il 78% dei morti è costituito da centauri e pedoni) ed i giovani (il 25% dei morti ed il 41% dei feriti ha meno di 30 anni). La guida distratta, quasi sempre dovuta all’uso del cellulare, si conferma la causa principale degli incidenti (31%), mentre all’alta velocità va imputata la maggioranza di quelli mortali (47%). La fascia oraria 22-6 è quella più nefasta: il 31% dei decessi, infatti, si verifica di notte. Sulle strade urbane e sulla rete autostradale che attraversa la provincia di Napoli si registrano preoccupanti incrementi della mortalità: rispettivamente del 9,6 e del 18,2 per cento. Escluso Napoli, il comune con il maggior numero di sinistri è Pozzuoli (163), quello con più morti è Acerra (9), mentre il record dei feriti (255) spetta a Giugliano in Campania.
Incidenti stradali, record a Napoli e Pozzuoli: Giugliano con più feriti, boom di morti ad Acerra
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