venerdì, Agosto 15, 2025
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Insulti razzisti all’arbitro e sputi agli avversari, Michele Criscitiello squalificato per 18 mesi

Un’autentica stangata è arrivata dalla Lega Nazionale Dilettanti e dal suo giudice sportivo su Michele Criscitiello, giornalista noto per essere il volto e direttore di Sportitalia, ma anche presidente della formazione dilettantistica Folgore Caratese che milita nel girone B della Serie D.

Criscitiello è stato infatti inibito dal giudice sportivo per 18 mesi, fino al 30 giugno 2026 per gravi comportamenti avvenuti durante e dopo la gara poi vinta 2-1 contro il Club Milano.

Insulti razzisti all’arbitro e sputi agli avversari, Michele Criscitiello squalificato per 18 mesi

Nel comunicato si parla di insulti di matrice razziale nei confronti di arbitro e calciatori avversari, nonché di atteggiamento intimidatorio che ha poi provocato una maxi-rissa che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine con tanto di accuse anche nei confronti della giustizia sportiva.

Ecco il comunicato: INIBIZIONE FINO AL 30/6/2026 E DIVIETO DI ACCEDERE AGLI IMPIANTI SPORTIVI IN CUI SI SVOLGONO MANIFESTAZIONI O GARE CALCISTICHE, ANCHE AMICHEVOLI, IN AMBITO FIGC FINO AL 30/06/2025 CRISCITIELLO MICHELE (FOLGORE CARATESE A.S.D.)
Per avere: al termine del primo tempo, fatto indebito ingresso sul terreno di gioco rivolgendo al Direttore di gara espressione offensiva ed implicante denigrazione e discriminazione per motivi di razza. Il medesimo inseguiva l’ufficiale di gara fino all’ingresso nello spogliatoio arbitrale cercando di farlo cadere e rivolgendogli espressioni e gesti (3 pugni sulla porta) intimidatori; – nel corso del secondo tempo, reiterato a più riprese le espressioni implicanti discriminazione razziale nei confronti dell’arbitro e di due calciatori avversari; – al termine della gara, attinto con sputi alcuni calciatori avversari mentre abbandonavano il terreno di gioco ed in seguito rivolto espressioni offensive e discriminatorie nei confronti dei medesimi calciatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due società durante la quale il medesimo rivolgeva gesto intimidatorio all’indirizzo del Direttore di gara. Si rendeva necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine. Infine, reiterava ulteriormente la condotta minacciosa, offensiva e discriminatoria nei confronti dell’arbitro per di più millantando indebite influenze e corruttela degli organi di giustizia sportiva. Sanzione così determinata anche in ragione della pervicace e manifesta violazione dei principi fondamentali dello Statuto FIGC come determinati ai sensi dell’art.2.

La replica del giornalista: “Accuse infondate e verbali inventati, è inammissibile”

Dura la successiva replica del direttore di Sportitalia, che su X così scrive: “La Federazione pensa di intimidire chi porta alla luce quello che sta succedendo. Non sono un tesserato federale. Verbali inventati. Senza prove. Andremo avanti a dimostrare il loro disegno. Mi avevano detto “la pagherà” ma inventare tutto è troppo. La battaglia mediatica nei confronti di Gravina e della Figc si è spostata dalla tv al campo di calcio. La Federazione per la prima volta squalifica un non tesserato (io) con accuse infondate. Falsità tutte documentate. Gravi accuse. Inammissibile. Finora ho avuto rispetto di Gravina persona. Ho solo attaccato il Presidente federale. Ai suoi colpi bassi risponderò con colpi bassi. Ora iniziamo a parlare di quadri, case e produzioni. Anche noi. Io non ho nulla da nascondere. Vediamo gli altri!”

Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.