Il servizio di ‘Striscia la Notizia‘ ha fatto luce su di una realtà napoletana complessa; quella del mondo del lavoro. Ragazzi ma soprattutto ragazze hanno spiegato le loro condizioni, parlando soprattutto di salari e condizioni di lavoro estenuanti.
L’inviato del programma d’informazione e satira, Luca Abete, ha tenuto un servizio su un determinato aspetto del mondo del lavoro partenopeo. Nel servizio andato in onda sono stati intervistati svariati dipendenti di alcune attività commerciali, la maggior parte dei quali erano giovani ragazze. Per la maggior parte commesse ed, a quanto pare, tutte sottopagate con orari di lavoro estenuanti e quasi sempre anche senza contratto.
Orari pesanti, salari bassissimi e per la maggior parte sprovvisti di un contratto che tuteli le dipendenti. Le commesse confessano infatti, durante il servizio, i loro stipendi. Cifre bassissime soprattutto comparate alle effettive ore di lavoro. Le più esperte guadagnano circa 150 euro a settimana ma la media generale è di circa 120 euro, le più sfortunate pare siano le novelline. Le commesse più giovani ed appena arrivate guadagnano infatti un totale di. 200 euro al mese.
Le confessioni delle commesse
“Mi era stato chiesto di lavorare tutta la settimana, anche la domenica fino al primo pomeriggio, con una paga da miseria. Ho deciso di lasciare” dice una commessa durante il servizio. “C’è sempre qualcuno che accetta e alimenta in questo modo il sistema illegale“. “Non sono mai otto ore lavorative, perché molte volte dobbiamo fermarci a fare le pulizie del locale dopo la chiusura” queste le parole delle varie commesse.
